lunedì 19 aprile 2010

Un po' di più



  • Racconto il sesso come disciplina. Sì, è stato così: una disciplina a cui ho sottoposto il mio corpo e il mio spirito.
    Toni Bentley




Pensare che la partenza a freddo, venerdì sera, è stata in netta salita. Con un principio di discussione. AMan arivato tardi, il cibo da scegliere, gli schemi comunicativi. Esprimiti cosa vuoi con chiarezza, A-Woman. AMan, devi mollare, fa che in cucina, anche io faccia.
C'è stato anche un attimo di panico. No, non è possibile, la prima ora... Eppure, con calma, abbiam parlato. Alla ricerca dei problemi veri (nei litigi di coppia, spesso, ci si scontra sui sintomi, tralasciando le cause profonde).
Organizzare la comunicazione di ciò che si desidera, osservare i propri limiti. Tu puoi comunicare meglio, io mollerò il controllo. Anche in cucina. Poi è stato facile.
Fiuuuu.
Ti vinci un po' di più, ami un po' di più.
 




(damianocalì)


10 commenti:

anonimo ha detto...

Grande verita' Aman "se si vince si vinde in due, se si perde si perde in due"...partendo dal presupposto che nessuno di noi e' perfetto e che il partner ci ama comunque per quello che siamo, mettersi sempre un po' in discussione cedendo qualcosa vicendevolmente per il bene del Noi e' segno di intelligenza e di lunga vita della coppia. La foto che hai scelto potrebbe intitolarsi "Sant'Awoman" (non piu' vergine) ma martire si...vedendo come ti sopporta! ^___^ Dai scherzo Aman. Comunque bravi, complimenti e avanti cosi'. (b70slg)

AWomanAMan ha detto...

Beh, ci devo mettere pure quella di sant'orsone. :)

amorzao ha detto...


bene, son contenta.
;-)

Ochetta ha detto...


Io dico che semplicemente le donne, hanno una comunicazione più ampia. non che voglia fare discriminazione di genere, ma noto che voi uomini adoperate, comunicativamente parlando, degli schemi più sintetici. Che riassumono tutto in pochi concetti. Il fatto è che poi se non si sa andare alla causa profonda di certi malori della coppia si perde inutilmente del tempo a litigare. O peggio a dilaniarsi.
Le donne invece argomentano in modo più dialettico. Tutto qua.
Fatti guidare.

anonimo ha detto...

Una foto di Sant'Orso, magari in tenuta adamitica? ^_^ Aspettiamo! ^_^ (b70slg)

anonimo ha detto...

capperi ancora oggi non riesco a trovare la causale,ma in sole due esperienze di convivenza capitava sovente di litigare su particolari anzichè su reali problemi,....per quanto mi riguarda ci hai preso!!!ma perchè si ferifica sto paradosso???gerry u calabrisi

anonimo ha detto...

Che devi fare aman? Organizzare la comunicazione?
Ma piantala con ste fesserie leggiucchiate sui rotocalchi femminili.
Ma non vedi che qui "il rumore, il pettegolame, le fesserie continuate" le fanno solo le tue amichette di penna?
Ti metti lì, a quarant'anni suonati da un pezzo ad arringare un gruppo di ragazzine svampite. Quattro oche che starnazzano sui massimi sistemi quando si e no si sono scopate qualche ragazzino della loro età.

Ma non vedi che sto diario è evitato come la peste dagli adulti? Che non ti crede più nessuno. Perfino b70 ha capito che le tue crisi coniugali con la woman sono delle bufale.
Che gusto c'è aman a sentirsi u piccolo guru di fronte ad una platea di bimbe cresciute leggendo "Cioè", col papà e la mamma che le hanno coccolate e viziate fino (ed oltre) alla maggiore età?

Mi chiedo aman quanto deve essere triste la tua vita reale se per sopravvivere sei costretto a costruirti questa figura di maestro per le povere di spirito.

anonimo ha detto...

Io credo che l'esigenza d'essere coccolati sino a grandi, sia esigenza d'amore e d'affetto che non verrà mai meno..Guai se fosse così..E che il ravvisare nell'amore e nell'affetto, il vizio inteso come incapacità di svezzamento dal "Buono"..Allora io rispondo:"Mi rifiuto di crescere"..Se crescere significa accettare di vivere all'interno d'un mondo ove amarsi s'indentifica con la mollezza del tono, ed ove prendersi a calci, sia sinonimo dell'essere adulti..Ove la dolcezza del sesso ha lasciato spazio per il "Sesso" violento ed aggressivo...
Questo non significa essere adulti, nè aver comprenso l'essenza della vita..Questo significa semplicemente aver perso il colore della vita, averne accettato il tono spento composto dalla durezza del non sentimento, come motto di vita..è così perchè così dev'essere, perchè mi autolimito perchè stabilisco che così dev'essere..Quasi fosse che sorridere sia peccato mortale perchè il sorriso sulle labbra è sinonimo di stoltezza e d'assenza di senno..Come la tonalità dei vestiti neri e cupi, d'accettare con la serena rassegnazione di chi è avvezzo al clima infernale della maturità del dolore..Pessimisti per alcuni è come esser realisti, basati quadrati ben piantati per terra..Per altri è invece un modo di vita "Austero" ed ingiustificato nel frangente in cui sorridere alla vita non è davvero peccato, gioire con la spontaneità del sentimento non è peccato, ciò che importa è riuscire a vivere tutto questo come una "fortuna" se parametrata a tutto il resto..Non so come spiegare che, la maturità non si misura dalla pesantezza con cui affrontiamo la vita..nè mai potremo pensare di mutare la natura..Il pessimista resterà pessimista..l'ottimista resterà ottimista anche in costanza delle stesse medesime intemperie..E non lo fa per bacatezza di contenuti..no davvero..
Il sacrificio, la rinuncia, il dolore che deve necessariamente precedere la gioia per riconoscerne il valore e tutto il resto degli insegnamenti cattocattolici cristiani..sono comunemente condivisi..Ma, quel che credo è che non sia necessario attaccarsi un crocifisso al collo per ostentarne il peso..Ognuno ha la propria croce..Ognuno porta il proprio peso affrontando le vicessitudini che la vita gli ponerà dinanzi sempre..
Ma perchè dobbiamo cercare d'omologare anche le reazioni..questo non riesco a spiegarmi..
C'è chi ha un dolore è piange
chi ha un dolore è preferisce il silenzio
chi ha un  dolore è preferisce condividerlo
chi preferisce tenersi tutto dentro..
che chi freneticamente ride
e chi invece si dispera
ma in tutto questo non c'è alcuna (certezza d'immaturità) solo una diversa essenza nulla di più..Ma anche tra vent'anni..la freschezza che parte da dentro se c'è non si perderà..
Vivere da delusi, con la pesantezza che accompagna i delusi è una csa molto molto triste..Perchè ostinarsi ad insegnare ai ragazzi d'assumere un atteggiamento simile?
Sei proprio certo che non farebbe meglio l'uomo maturo ad imparare ad offrontare la vita con la freschezza del vent'enne con l'aggiunta della maturità del 40enne?

theclearman ha detto...


Non posso che essere iterativo nei miei commenti, purtroppo non si sfugge, mio caro !

anonimo ha detto...

rileggendo..ci sono molte e..di troppo..
chi ha un dolore e preferisce..in nessun caso la e andava con l'accento..ma non ho riletto e dunque..si sbaglia..
Ci tenevo a dirti che io la minigonna in ufficio non la indosso..ma non la indosso neanche per le cene importanti col mio fidanzato..
Perchè in costanza d'amore, è sufficiente guardarsi negli occhi per morire dalla voglia di fare l'amore..
come onestamente non credo sia vero che,un uomo innamorato e molto preso dalla sua donna, ravvisi la necessità di guardare un'altra gonna...così cme per la donna è la stessa cosa..
Trovo che i momenti di distacco siano necessari per esiliarsi dal mondo che spesso  stenta a comprendere l'inensità di dinamiche così diverse dall'omologazione di massa..
Un abbraccio