martedì 5 dicembre 2006

Scricchiolii di mutande

Ieri sera ci siamo visti, la chiamamo la virgola del lunedì tra due venerdì.

E' buffo perché all'inizio eravamo inceppati, quasi incapaci di profferire parole, di buttar fuori anche solo un quarto di ciò che saltava, che si scioglieva, dentro. E così, quasi in silenzio, ci siamo abbracciati cogli occhi, colle mani, colle labbra. Ma non era sufficiente. Le carezze, sul volto e poi le mani nei capelli e i nostri occhi che scendevano alle labbra e poi risalivano.

E' un piccolo rinascimento della nostra storia, dopo la buriana del debutto scambista.

AMan si è fatto scappare una parola sulla sorpresa che ha organizzato per il ponte dell'Immacolata. Niente cena scambista con leclubprive.net, una visita in una città che nessuno di noi due conosce e che è meravigliosa nel suo fascino e stile mitteleuropeo (un grazie va a orenove che ci ha fornito alcune chicche sul capoluogo giuliano!).

Insomma, super eccitati siamo riusciti a mangiare qualcosa, tra un... ecco, qui dovremmo scrivere puccipucci, ma per quanto tenere e soavi, non sono state melense o zuccherose le nostre manifestazioni. Silenziose ed intense, estremamente intense. Il silenzio spesso dice più delle parole, per quanto esse siano speciali e ricercate. Eccitati siamo riusciti a mangiare qualcosa, tra una tenerezza e l'altra.



Stavamo sparecchiando, lo scemone mi ha abbracciata. Mi ha preso alle spalle, i capelli tirati con vigore, quasi rudezza, è arrivato alla mia nuca. E giù bacetti come stille. E brividi.

Poi le sue mani sui miei seni. Sentivo il suo turgore che mi premeva.

Squaw, non so cosa sia successo, mi ricordo che ridevamo un po' poi ci siamo alzati e mi sono avvicinato. Ti bramavo, sai? Eravamo in piedi, all'angolo della credenza. Ti ho abbassato i pantaloni e le mie dita, dai capelli sono passati alla nuca, poi giù. Attratte irresistibilmente dal piacere, fino a sotto, dove il triangolo di fine tessuto si fa sottile, si infila tra i glutei: la stoffa era calda e umida, già impregnata dei tuoi amori.


Non è passato molto. Ho sentito il tuo cazzo sbruffone e ti ho accolto, millimetro per millimetro. Ti ho accolto, quasi travolta dal desiderio di prenderti, leggermene chinata in avanti, ancora vestita, senza vederti.

Sentivo i tuoi gemiti, A-Woman e il mio cazzo duro rosso paonazzo che scompariva in te. E ogni volta che lo estraevo per infilzarti, per affogarmi in te, ecco quel lucido che testimoniava ciò che rantolavano laidamente i tuoi gemiti.


Come fare, senza cappuccio?

Ci siamo spostati goffamente, senza uscire, una nocciola di Lu:b.

Mi hai inculata, AMan. Tu me o io che t'ho preso? Spingevo il mio bacino, mi tiravi a te colle tue dite infilate davanti, conficcate nel mio bagnato davanti. E non capivo più nulla.

Goffi, colle gote rosse, ad un certo punti si sentivano il tessuto del boxer e delle mie mutande che scricchiolavano, crepitavano. Ci legavano alle caviglie e tentavano di resistere alle forze che provenivano dall'alto.



  • Scricchiolii di mutande con inculata parossistica.


Che scemo che sei, orsone

Sai che sembra il titolo di un'installazione di Beuys?

Ahah sei proprio uno scemone. Vieni qui che ti bacio.

Abbracciami e tirami a te, che mi piace molto.


(josephbeuys)

7 commenti:

elmawise ha detto...

e bravo orsone, trova sempre la soluzione

Lividiefiori ha detto...

Fa pure rima....!!;)

angeljca ha detto...

dopo le buriane il bisogno di contatto diviene parossistico. quel che si sentiva strappare via, lo si rivuole con tutte le proprie forze. è il corpo che non sa mentire...

;)

B226565 ha detto...

Ach, speravo la sorpresa fosse una gita a Genova... :(

AWomanAMan ha detto...

x elmawise:

La soluzione la trova l'orsone?

Mah, veramente quel tipo di soluzione è proprio 'na questione di duetto...



x Lividiefiori:

Beh, come cinghiosprinta tutta 'na grinta



x angeljca:

La seconda frase, quella di mezzo. Non abbiamo capito bene



x B226565:

Prima o poi anche quella.

:)

angeljca ha detto...

mi riferivo alla sensazione di perdita, alla sensazione di perdere l'altro... è uno dei momenti in cui il bisogno di contatto, fisico, si fa più forte. :)

angj

AWomanAMan ha detto...

Capito.

Grazie, angeljca.