lunedì 2 ottobre 2006

Andavamo loro

Era nel buio della notte. Aveamo le idee accese, le idee pepate, quelle che ti pizzicano scintille che non ti fanno dormire.

Era stata una serata colma come una luna obesa in prossimità dell'orizzonte. Il tempo sedatosi solo dopo, alla Bicicletta, in via Alberto Mario, luogo degli affetti per AMan.

E lì, mi sono schernita, ma mi ha sfilato prima la scarpa destra e mi ha fatto un massaggio al piede. Mi sentivo solleticare ogni parte, la mia mappa dei riflessi esistava e la percorreva tutto, un terminale, un fiolamento nervoso dentro fin sù l'anima. Poi il piede destro. Un trio che osservava con sei fanali, ci aveva apostrofato allegramente chiedendoci se l'orsone potesse fare un massaggio anche a loro. AMan, i bresciani non sono mica poi tanto chiusi.
No, non sono chiusi, è necessario trovare la chiave di accesso.
Ma anche per te, ora. Le luci pepate e i baci che ti sfrizzolavano le gote e la nuca, ora, che sei seduta su di me.
Io ti racconto, tu mi racconti.
Ti piacerebbe scoparti quello? Dai, dimmi, vorresti fargli sentire quanto sei femmina?
E tu e lei? Sai cosa mi piacerebbe che succedesse, orsone?

Nel buio di quella stanza, nella corte franca dell'abbandonarsi all'immaginario, la stanchezza era svanita. E solo il pensiero io di accoglierlo, di tu in lei, spingeva la nostra lussuria ad un confine nuovo.
Venivamo da un tempo previsto di un paio d'ore, prima di cena, poi collassato, imploso, fattosi mezzanotte ed oltre. Era il loro spiegare, il loro raccontare di storie d'amore di carne, carne tenera con chili.
Percepisci due anime compagne di vita, uno e l'altra. E ti hanno raccontato, colle mani, coi sorrisi, cogli occhi di brace, colle mani nei capelli, ti hanno raccontato il loro abbandonarsi.
AMan, cosa mi dici, sei silenzioso, dimmi, ti sono piaciuti?

E l'orsone, ubriacato di questa scopata a quattro di pensieri parole emozioni, di fini analisi dell'ego, d'osservare l'amata che scrutava il mare nei suoi occhi, di seguire le mani che danzavano, e gli occhi e il seno suo celato, custodito per quello che sarà, di quali magie saranno capaci quelle membra, perché taceva? Lussuriosi, timidi ed incuriositi alla base di quella parete verso l'altissimo eros.
Inculami ora.
Si, non ero più io nella notte e le tue parole che mi rovesciavano l'anima la rendevano liquida, giù, a sentirla colare lì dove un giorno sarà sua?
Dimmelo ancora, dimmelo ancora, bastardo diavolo tentatore. Dimmelo ancora cosa succederà.
E mi aprivi, lì sotto, ecco, prendi, prendi il tuo piacere.

E' tornato buio ora. Mi è piaciuto come sei venuto, hai quasi un viso da bimbo.
Ma cosa fai, ora?
Scrivo loro.


AWoman.AMan wrote:
Ci siamo descritti dettagliatamente cosa potrebbe succedere tra  [lui] ed Awoman, tra [lei] ed AMan. E' stato come avere stromboli dentro.


Il potere liberatorio. Della ricerca di uno, di molti.
Eravamo emozionati mentre andavamo loro incontro.



5 commenti:

anonimo ha detto...

ciò che abbiamo dietro di noi e ciò che abbiamo davanti a noi è irrilevante rispetto a ciò che abbiamo dentro.

sole&mare...... ;-)

entusiasmo ha detto...

ma non irrilevante rispetto a ciò che abbiamo DIETRO. mi spiego meglio. ho detto anch'io "inculami". al mio meccanico stamattina. ma non ha accettato. dice che vuole proprio i quattrocentosette euro.

anonimo ha detto...

Si vede, talvolta, anche Fabio Volo in quel posto a Brescia.

Proprio una chicca!

"Lento ma non fermo" scrive Adriano

dandi ha detto...

"E lì, mi sono schernita, ma mi ha sfilato prima la scarpa destra e mi ha fatto un massaggio al piede."



Ecco, rosico :-P

AWomanAMan ha detto...

x utente anonimo (sole&mare):

Sapete, avete la fortuna, almeno intuiamo, di avere un buon dentro. Ma per arrivarci bisognera puntare prima e passare poi per il "fuori" che risulta molto gradevole.



x entusiasmo:

Beh, anche coi quattrocentosette euro potremmo dire che "t'incula". Così si dice comunemente.

Ma preferiamo altro genere di sodomie.



x utente anonimo (#3):

Non abbiamo avuto l'occasione acneh perché non è che ci possiamo andare spesso.

Sarebbe, credo, un soggetto con cui parlare di sesso "oltre". Nelle sue trasmissione a Radio DJ l'eros era uno dei motivi per cui invitava Silvano Agosti. La rubrica "eltytere dalla Kirghisia" era interessante, inconsueta e piacevole.



x Dandi:

sabato aveva delle pepé splendide, con un tacco di una certa importanza. Insomma, camminare coi suoi piedini fini lì dentro, in quelle custodie graziose è stato impegnativo e l'orsone ha pensato di render loro grazia con un massaggetto. :)