martedì 31 ottobre 2006

Gobbe aumentate


  • Camel strong taste

    Nuoce gravemente alle malattie


AWoman wrote:

E' straordinaria questa nostra unione. Oggi le gobbe da ingrifamento sono aumentate.

Ho voglia di fare delle cose matte con te

:->>>

~:Θ)



AMan wrote:

Ciao cammellina! Certo ke unisce. E' fantastico. Baci giù per la coppa.



AMa wrote:

E pensare che siamo stati così semplici nel ns eros, stamane. La lussuria è la conseguenza di questa delizia, sia pur così tenera ed intima.


AWoman wrote:

Si, AMan. E' stato semplice ma x me, fare l'amore con te, ogni volta è.... oltre!

Ti AMO. Anzi, D+!


Di tutti i colori

Ci siamo quasi scambiati i ruoli, si stava alzando io mi ero ranicchiata di nuovo, sotto il piumone.

Sai come mi sono svegliato?

In quel momento avrebbe potuto esplodere anche la casa, crollare una diga oppure aprirsi la terra sotto di noi. Ero felice, lo sentivo ancora in me. Ma che razza di domanda mi stava facendo?

Stavo trombando una mulatta, poi lei si è alzata, è arrivato, non so, suo marito o il suo compagno, si è infilato il profilattico e lei si è seduta su di lui. Ho aspettato che si sistemasse, a smorzacandela, poi le ho chiesto se avesse desiderato una doppia. Un po' stupita, l'ha guardato, si è girata ed ha annuito sorridendo. Mi stavo mettendo il cappuccio, si era già inclinata verso il suo uomo, mi esponeva il culo, lo tendeva un po' verso di me. Mi stavo avvicinando e ... mi son svegliato.

Te la do io la mulatta, brutto bastardone orsone...

Ormai c'è questo gioco che lo prendo a sberle, ridiamo sempre poi, due scemoni fatti e finiti.

Questa volta si è chinato, mi ha baciata, teneramente, bell'effetto hanno 'sti slafazzoni.



Sì, squaw, avevo tutti i prati di rugiada della valle sulle mie labbra stamane.

Lo sai, la mulatta avrà il mio sesso. Tu hai il mio cuore, la mia anima, il mio  cazzo, naturalmente. I baci di rugiada e i miei desideri. E solo tu puoi prendermi a sberle.

Senza quel somnius interruptus non avremmo fatto l'amore. Avevo infilato le mie gambe, col collo dei miei piedi sulle tue palme. Si, baci coi piedi. Poi a cucchiaio le nostre gambe. Poi il mio bacino contro i tuoi glutei. Stavamo già facendo l'amore.

Poi lo sai, ultimamente trascuro un po' il tuo punto G e non ti faccio più così spesso il culetto, dovremo recuperare.

AMan lo sai che il punto G mi fa schifo, proprio schifo, no, no, non pensarci neppure...

E il culetto? Stamattina me lo hai detto, sai che lo desideravo, mancava solo il lubrificante, non ci andava di scendere. Poi abbiamo continuato, non ci sappiamo controllare mica tanto. Ero seduta su di te, i tuoi occhi su di me, le tue mani sui miei seni. Lo sentivo, meraviglioso, fino in fondo, mi strofinavo le grandi labbra, tu dentro, duro, in me. Certo che quando sottolinei colle parole ciò che sto facendo e cosa mi piace mi fai capottare.

Orsone, amo fare l'amore con te. Hai un cazzo meraviglioso. E mi sentivo sciogliere. Mi hai detto che amavi sentire le mie tette strofinate sul tuo busto, mi tiravi a te, sentivo le tue mani sulla mia schiena che mi tiravano a te, ai tuoi baci.

E' più bello che in un sogno. Fare l'amore con te mi porta a fare dei pensieri proprio da super troiona. Mi parli, mi racconti i tuoi desideri. Mi verrebbe voglia di farne di tutti i colori, traviatore di santarelle.


Sentivo il tuo respiro profondo, farsi rantolo. Hai indietreggiato il tuo bacino, la tua fodera stretta strizzava il mio cazzo. Le mie mani impazzite sulla tua schiena.

Siamo venuti insieme.

Mi dispiace un po' essermi perso il tuo perdersi.


lunedì 30 ottobre 2006

Nel bosco di foglie


C'era il tuo profumo di violetta, nel bosco di foglie gialle che volteggiavano impazzite.

C'era il profumo di violetta delle tue labbra sulle mie guance.

Ridevi quando dicevo che li avrei incontrati col tuo marchio di fabbrica.

Memoria volatile

Si sono accumulati un mucchio di pensieri. Non abbiamo più così tempo per il nostro diario.

Spesso dobbiamo scrivere la sera, i dettagli, le parole, gli istanti si sfumano, si estinguono nella memoria volatile da consumarsi preferibilmente entro qualche ora.





29/10 18:52

AMan wrote:

Ti amo anima della mia anima, cuore del mio cuore. Ti amo, carne mia, AWoman mia.


29/10 22.36

AWoman wrote:

Notte amore grande. Sono felice con te, AMan, e appagata in ogni cosa. Vorrei solo essere ancora lì con te.


12/10 00:42

AMan wrote:

In effetti questo stato di grazia continua. E' come se stessimo realizzando la nostra fiaba... :) ke ha i suoi costi, ce ne accorgiamo quando l'altro non c'è o deve andare. Ma forse è proprio questo che ravviva e mantiene, fortifica. Attizza!



27/10 14:09

AWoman wrote:

Che bella giornata, AMan. Ho mangiato un panino in giardino.. Sarebbe bello essere in montagna a fare una bella camminata, a godersi il panorama, pregustando la sera in un rifugio accogliente con parsone carine colle quali conversare. Io e te insieme.

Dio, quando arrivo al venerdì del nostro f.s. mi sembra che i giorni trascorsi nell'attesa siano stati così lunghi. Troppo lunghi 14 gg. Sì, abbiamo passato un lunedì sera da favola, ma mi sembra tanto lontano anche quello.


24/10 09:07

AWoman wrote:

Ci provi a farmi tua prigioniera! :-) Quando sono con te mi sciolgo come il burro fuso. Sento di amarti tanto, all'eccesso, quasi, non posso scriverlo.


11/10 19:18

AMan wrote:

NotavoOggi, primaDelTuoMsg keAvevo, aiPensieri xNoi, 1Principio diFibrillazione alQore. 1Battiqore leggere&continuo. NnRinuncerei xNullaAlMondo s 'staTensione d'amore.


26/10 08:07

AMan wrote:

Buongiorno AWoman. Ke letizia, ieri, oggi. E' tiepido, stamane. Ed io ti bacerei x ore. Beh, esagerato, x qualke decimo di secondo. Mio DeSpilorcis :)



26/10 08:33

AWoman wrote:

Carciofone tirchio, meglio che non venga lì, non saprei che ti farei. Potrei essere pericolosa :->



(frablob)

In quattro

La seduzione in quattro non è affatto facile.

Si devon piacere gli uomini colle donne e viceversa.

Si devono trovare bene le donne alleate colle donne, gli uomini tra loro.

Ci deve essere il piacere della carne degli spiriti, l'essere pari, l'essere coetanei, essere complici, essere empatici, allegri. Sono molti tasselli, bisogna rincorrerli, quando sei quasi lì ne sfugge qualcuno.

Ci pare un gran casino.


Abbiamo parlato a lungo (quasi tutto il tempo che ci era rimasto prima di arrivare a destinazione), ieri sera.

Abbiamo discusso parecchio, non eravamo d'accordo.

Ma il bello del gioco è che procederemo insieme, qualche passo uno in avanti una volta, poi, alla successiva si cambia.



Fa girare la testa, corre il cuore. Seduti in auto, giornata d'autunno. Eppure, amore mio, non eravamo due, eravamo uno. Trovarsi e confondersi, alla fine non sai più chi volesse cosa.

E' straordinaria questa complicità intima, l'unione che si allontana e poi, repentina, ritorna.

Dio che bello, quasi impossibile crederci.



(chris_starscream)

domenica 29 ottobre 2006

Milano

Milano da bere.

Cuori secchi e disillusi.

Tristezze opulente, sole.

Respira

Sai che facciamo l'amore sempre in maniera diversa?

Si orsone, me ne rendo conto, non è mai uguale. E' un po' come noi, passiamo in situazioni che non centrano nulla una coll'altra. E stamattina? Quasi quasi... non ero più abituata, ad un certo punto ho sentito un bruciorino.

Ma ti è piaciuto?

Si, AMan, mi è piaciuto.


Era prona. Egli prese una nocciola di lubrificante. E la sodomizzò.

Piano

E sentivi i tamburi.

Piano.

E il fuoco danzava.

Profondo.

Senti il caldo delle fiamme? Sento le tue dita, che scorrono sulla mia schiena. Ogni vertebra le sente.

Respira.

Piano e profondo, mi so perso in te, mi sono sciolto nel tuo culo.

Respira.

I movimenti del tuo bacino mi fanno impazzire, AWoman, mi manca il fiato, mi gira la testa.

Respira, anima mia.

C'era UnaDonna, soshoni, inarcava il suo bacino. E accoglieva l'uomo.


Data astrale h07.44_dom.29.ottobre.2006


DSC_8151


(nygus)

Per la delizia non trovatevi


Sei emozionato? Beh, un po' sì, è un incontro, qualche minuto, lo sappiamo, ma un incontro di scambisti per potenziali scambi.

Arriviamo, noi da festa per amici cari, in un angolo così piacevole che non pareva proprio di essere ai margini della città che corre, corre, non si ferma mai e si consuma, consuma.

Essi di ritorno dal baccanale, solo tre ore per chiudere gli occhi e carica, ed energia di ciò che ha sottratto loro il sonno.

E non è sordido questa cammino curioso.

E non è sordida la ricerca di voluttà.

Vuoi scoprire, dare un volto, dare occhi ed età e volti in questo reclutamento di compagni di ventura.

Un serpentone di traffico impazzito imbottigliato stitico ti calpestava, ti schiacciava, tracce profonde come ferite a te, terra estense. E macchine e uomini e olio bruciato e polvere di copertoni e ossidi chimici ti sputavano, terra estense. E casali soffocati e capannoni di cemento morto e svincoi e parcheggi abbandonati e plastiche vuote e pile schiacciate e centri commerciali di rifiuti. E torme di esseri umani privatizzati isolati si precipitavano senza meta, entrano nei centri commerciali col sorriso di plastica.

Ci siamo incontrati pochi minuti. A lato di una rotonda stitica fremente di rabbia per vittime inscatolate in traffico immobile. Quanto sei orrenda e grande, periferia d'Italia. Quanto sei un pugno nei coglioni.

Ore diciassetteequindici, uomini e donne e sorrisi e parole e occhi che guardano.

E non è sordido questo perdersi per ritrorvarsi.

E' sordido ciò che lasciamo ai nostri figli, l'indicibile ferita a Gaia, l'orrido stupro, periferie di ettari, i nuovi parchi urbani del peggio.

Trombate e divertitevi e seminate e spargete l'energia. Trovatevi e fate il sesso, fate l'amore, anche solo una parte e lasciatevi andare.

E lì ai margini di una rotonda occhi scrutano, anime che cercano corpi ed anime. Incontro fugace di scambisti per potenziali scambi.

Ma per la delizia, non trovatevi in posti sordidi, non conoscetevi nel Brutto Paese di sordide conurbazioni.

Gaia, gaia, nostra delizia.


P.S.

Avevamo scritto una prima versione che era molto meglio. Poi IExplorer ci ha messo lo zampino. Sordido software.

I fiumi di porpora


Urca, siamo stati recensiti!

Bischeracci impertinenti che non siete altro, noi abbiamo provato a parlare di 'sto argomento bandito. Voi, anzi, tu, Frida_87, l'hai fatto al tuo modo dissacrante.

Per il mal di schiena ottima una borsa dell'acqua calda.



Vere e proprie opere

In queste ore si sta svolgendo la prima festa di leclubprive.net da quando siamo iscritti. Un'intero albergo prenotato ed esaurito, evviva l'economia che si muove non per buchi nei monti, ponti campati in aria o opere dannose. Qui son le vere e proprie opere del cazzo che muovono tutto!



L'albergo era una zona battuta da un sacco di conoscenti di AWoman che ha preferito rimandare alla prossima, probabilmente nella prima metà di dicembre in tutt'altro (lontano) luogo.

Qualche ora fa abbiamo chiamato una coppia che stava recandosi all'evento, li incontreremo domani per strada, noi in ritorno da Milano, loro in ritorno dalla cena, per una breve conoscenza dal vivo.

Ieri sera Sole&Mare. Una telefonata proprio piacevole. Stanno scoprendo il gusto di questo gioco. E lei, ci dicono, viene interrogata da amiche e conoscenti, che le chiedono il perché di tanta energia.



(fallingsky)

La signora


Canta Maria Callas in "Tu, tu, piccolo iddio".

E quel cantare divino arriva al nucleo tenero e scioglie.

Mi portava sempre a teatro il nonno ed ero la sua prediletta.

La Callas canta ed ecco quel farsi morbido e i ricordi di nonni che riescono ad essere teneri e con un affetto diverso da quello di babbo e mamma, quell'affetto he ancora ti porta nel tempo.

Che giornata strana, una macedonia di emozioni e di situazioni diverse.

Da ieri sera siamo finalmente insieme, non è passato più il tempo da lunedì a venerdì. UnaDonna indebolita da malanni di stagione e dal suo ciclo ha portato il vivere insieme all'intimità più malleabile e tiepida.

Ci siamo addormentati ieri sera dopo 20' di Matrix, troppo stanchi per resistere alle soffici tentazioni del letto. Stamane sveglia precoce e in piedi poco dopo. Giornata di commissioni. In città per acquisti, storditi dal formicaio brulicante, non cambiava molto fossero i vialetti tra le bancarelle del mercato o le vie di botteghe saloni od empori.


Quanti momenti pazzi, colle persone che si giravano per i baci schioccosi (quelli dei fumetti sono da dilettanti), smackete di qui e smackete di là. Ci siamo trovati a vagare relativamente tardi, già passata l'ora di pranzo, un salto per qualche trancio di pizza da Altero e poi... C'è Beate Uhse, dai andiamo a fare un salto!

Avevamo visto un completino in vetrina , dai quello, aveva esclamato l'orsone, tu sei matto era stata la risposta della squaw che però sotto sotto sorrideva compiaciuta.

E così dentro a sapere di body, di tanga finissimi e "splendidamente femminili", di completini da infermiera, dottoressa, peccato per quelli da suora che mancavano.

Ma cosa dirà la curia, eh, signora, per questa mancanza?

La signora che vendeva le cose per male mi ha incitata a sfoggiarlo, ad esibirlo, in privato, oppure a qualche festa. Ehggià, a qualche festa, signora, ha ragione. Siamo usciti ridendo in tre, la signora che avrà pensato a quei due matti, i due matti che erano già a giocare, colla testa, sugli usi di strani capi che causano effetti ancora più strani.


Tu, tu, piccola dea.

Col codino ricciuto, scodinzolavi ogni volta che arrivano i baci.

Mia porcella rosina, sono pazzo di te. E sarò pazzo di te, tu costodita in quella teca preziosa, la rete e i suoi varchi all'oscenità.

Ma non sei pazza dall'idea di farci impazzire?

Ecco il sorriso ed il codino ricciuto muoversi con maggior lena. Mi tocca pure diventare esibizionista, orsone. Vieni qui, che ti bacio.


Tu, tu, piccola dea.


P.S.

Questo è il completino acquistato.

giovedì 26 ottobre 2006

Ecco il sangue

AWoman wrote:

Notte amore. Avrei bisogno proprio delle tue coccole.


AMan wrote:

Ank'io AWoman, ank'io.  Resistiamo fino a domani. Questa mancanza  è faticosa ma porta molti frutti. Buonanotte


Il miracolo piccolo e grandioso del ciclo culla della vita si è compiuto un'altra volta.

Ecco il sangue che suggella la fine e battezza l'inizio.

Sei una donna, la mia donna. E mi emoziona, questo miracolo che si compie.

Qualche pensiero era dovuto all'attesa, per quella volta, martedì 11 mattina, la foga, non ci eravamo controllati, carne contro carne, fino in fondo. Il tuo orgasmo e poi il mio, non riesco a controllarmi quando il tuo piacere mi travolge.

Qualche goccia di sangue e la biochimica della malinconia che strugge testimoniano che sarà un altro ciclo di quattro settimane.

Tutto scorre, donna mia.



(esther_g)

Gira così

Orsone, come butta lì? Io mi sto annoiando un bel po', poca voglia di fare e anche poco da fare.

Il tempo è bello, ci sarebbero tante cose da fare fuori di qui. Magari con te..

Sono sessualmente poco fantasiosa in questi giorni. Mi sento in pace coi sensi. Beh, diciamo che vorrei amarti teneramente, sentire il tuo corpo sul mio, la tua pelle liscia, accarezzarti, baciarti, parlarti per ore. .

Oggi la luna gira così, stile pucci pucci.

Mi dici che sei sereno e calmo e anche tu più incline alla tenerezza e al tiepido che a cose icsicsics. E' sorprendente, mi hai anticipata. E' come se sentissimo le stesse cose, sia pure separati e chilometri lontani. Non è speciale questa storia? Quando ci siamo conosciuti, già speciale allora.


Mannaggia a questo raffreddore e alla tosse che proprio non se ne vogliono andare. Anzi...

Mi dispiace per stasera, niente pizza in quattro. AWKid mi ha fatto un discorso da "uomo grande" e dal suo punto di vista non posso dargli torto, desidera stare solo con me, dopo le cene insieme di ieri sera e martedì. Dal suo punto di vista non posso dargli torto.

Non vedo l'ora che arrivi domani sera. Ti spieghero qualcosa in più, anche se credo tu possa capire.

Ehm,. sono un po' agitata per il ciclo. Mi stanno venendo dei grattacapi.


P.S.

Mi garbano 'ste faccine!

mercoledì 25 ottobre 2006

Inculata paradisiaca

E' da un po' di tempo che la trascuriamo, esattamente 18 giorni. Le curiosità orgiastiche hanno distratto da quel movimento nascente che iniziò con un regalo, quando acquistammo the surrender di Toni Bentley. Movimento nascente perché ha la stessa forza sovversiva dell'innamoramento, anche se richiede abbandono e conoscenza reciproca.
Oggi anche Ggioia si interroga sulla questione. Ogni persona prima o poi giunge a confrontarsi col piacere negato. Abbiamo contribuito con qualche spunto.
Scopriamo che il pensiero prosaico di Franco Califano che avevamo citato non è più raggiungibile nei gangli della rete. E allora lo riportiamo qui per esteso. Ecco che la rotta dell'immaginario accenna a virare verso il nostro desiderio.



L'inculata paradisiaca

Il culo non ha pari. Ma bisogna sudarselo. Se una donna ve lo apre fino in fondo, rimarrà un po’ vostra per sempre, anche se magari la perderete di vista per anni e anni. Finché non sono vostre, invece, spesso le donne vi tengono lontani dall’entrata di cortesia, cercando di farvi capire ad arte che loro non sono mai state prese da dietro e che lo farebbero soltanto con voi, insomma che, in via del tutto eccezionale, potrebbero farvi questo regalo. E invece, e mi dispiace infrangere le speranze di voi giovani adepti, ci sono altre con cui non si passa proprio, è un dono che non vi faranno mai.
O che forse non avete saputo meritare.
Dicevamo: il culo bisogna saperselo prendere. Con astuzia e abilità. Cerchiamo di capire come: innanzitutto prima va leccato bene, con perizia, con la faccia tra le natiche della vostra signora. Leccate, affondate con delicatezza la lingua cercando di darle una forma prima delicata, poi turgida e a cilindro: mica je dovete fa’ er solletico, me spiego? Eppoi succhiate la rosellina rugosa dell’ano, insomma fate sì che lentamente lei cominci a sciogliersi. Come? Lei stessa ve lo farà capire, inarcando i fianchi per permettervi di andare più a contatto con le vostre labbra a ventosa, e più dentro con la lingua. Poi bisogna appoggiarci sopra l’uccello, lentamente, e soltanto la punta. Ascoltate bene, discepoli miei, ho detto: solo-la-punta, chiaro? Il messaggio che deve passare è questo: adesso ti ho bagnata a dovere, te lo sto facendo sentire con delicatezza, ma a decidere quando e come metterlo dentro sarai soltanto tu. Tu sola.
E questa è la vera svolta. È il culo della donna a prendere voi, non viceversa. Si dilata leggermente e voi, senza perdere contatto, andate a mezza punta, ma con il bordo della cappella ancora rigorosamente fuori. Qui è questione di attimi, o talvolta di lunghi minuti. Baciatele le spalle, sussurratele parole d’amore miste a oscenità calde all’orecchio.
A un certo punto lo sentite anche voi: quando cede, cede. E va, eccome se va. Il piccolo anellino di muscolo del suo ano palpita e si dilata, lentamente si dilata, quasi come se il vostro membro fosse risucchiato nella tana di un polipo voglioso. In questa maniera l’uomo non fa nessuna fatica e la donna non prova nessun dolore. Noi le mettiamo a disposizione l’uccello e se lei se lo prende, avvolgendolo tutto morbidamente. Ci sono dei casi, invece, in cui l’operazione ha successo solo in più sedute, di giorno in giorno. Non scoraggiatevi, perché una volta che sarete riusciti a penetrarla, anche soltanto per pochi centimetri, non si smetterà più.
Di seduta in seduta, riprenderete dal punto dove vi eravate lasciati, come fosse un segnalibro.

L’inculata è un vero tuffo nell’infinito: c’è un proverbio cinese che dice che un grande viaggio comincia con un piccolo passo. E ci sono inculate che sono dei viaggi verso i confini della galassia. Quando la donna lo accoglie tutto, ma tutto fino alla base dell’asta, e comincia a incitarvi e a volerne e a dirvi cose che neppure una puttana di strada vi direbbe a pagamento, vi chiederete: dove sono finite quella ritrosia e quella timidezza che pochi minuti prima la facevano tremare? Cosa le porta a passare da «Ho paura, mi fai male» a «Sfondami, tutta sfondami, mio padrone»?. Ecco per voi il Mistero del sesso. Ecco per voi il Mistero della donna.
Se siete giunti a questa altezza, ora sapete. Avete ricevuto in dono le chiavi dorate dell’Inculata Paradisiaca.

Calisutra - Storie di vita e casi dell'amore raccontati dal Maestro
Franco Califano
Castelvecchi Editore



Immaginario remoto

Eccoci nel mezzo della settimana più lontana. Lontana da noi amanti.

L'eros è letargico, molte le cose della vita.

Anche le fantasie sono sopite. C'è qualche rumore ovattato che si percepisce lì fuori.

Alcuni contatti sporadici con qualche coppia. Molto sporadici. Il prossimo fine settimana AWoman sarà in zona rossa e noi impegnati per faccende varie accumulatesi e compleanni ambrosiani. Fino a sabato 11 novembre non avremo alcuna opportunità/possibilità di avventurarci in terre sconosciute nell'eros. Camminate limitate a quelle intime, tenere del nostro brolo.

Teniamo un basso profilo, il tempo è poco e non è proprio il caso di irrettire persone con giochi che non possono sfociare in nulla.


Dobbiamo ancora scrivere del nostro dessert di lunedì. Ma è come doversi infilare faticosamente e strisciare in quel cunicolo stretto che porta alla tana dove cova la lussuria sopita.

E' quasi una fatica manovrarlo, l'immaginario, così remoto, ora.



(manray)

martedì 24 ottobre 2006

Confidarsi

Il parlare, il confrontarsi, il condividere emozioni, curiosità, il vissuto è una delle cose più inebrianti. Lo spunto ci è arrivato dall'ultima pagina di diario di Luca e Lella.  Ieri sera abbiamo letto le ultime cose e fatto un giro su leclubprive.net.



AWoman, sai quanto sei cambiata? Ora stiamo ridendo e ci divertiamo a curiosare, a commentare le foto urologiche di attrezzi vari e le estetiche buffe. Ma anche le coppie carine o con annunci invitanti.

Pure mi dici che questo ti piace, roba bbona.



AMan, anche per me è strano. Sei tu il traviatore. E sinceramente sono così felice di essere qui, accanto, insieme. Anche per me è incredibile. Una vera e propria trasformazione. E ora sono diventata anche io birichina e certe idee mi prendono, eccome! Pazzesco.


Nel bighellonare virtuale abbiamo visto l'annuncio di _882, siamo arrivati alla foto dell'uomo colla "bestia"

AMan ha detto: no, questo non s'ha da vedere, certe cose non vano bene per le signore e ha messo la mano sullo schermo.

Ah, sì, orsone, quando si arriva, dopo tutte 'ste ciocialle, alle cose bbone tu fai lo stronzo, eh!? E giù sberle per la testa...



Abbiamo riso come due scemi. Lo stato di grazia conduce spesso a non-sense allegri e privi di senso.


Che evoluzione incredibile, in pochi mesi. Confidarci è divino, semplicemente divino.

Ci siamo baciati teneramente, a lungo.



(*auro*)

Brodo di...


Ecco, il tempo di scendere dal treno e arrivare su, c'erano le luci accese in casa.

E apri la porta ed è in piedi, lì davanti e il sorriso ti travolge.

Ci siamo abbracciati come due patelle. Quando stringi e ti sbaciucchi e ti manca il fiato.

Siamo quasi diventati puccipucci, ci siamo detti. Abbiamo riso, mi piace AMan, ha esclamato e poi abbiamo ripreso a strapazzarci. Minchiebbello!



Nel frattempo un ottimo profumino. Sul fuoco c'era già il brodo che bolliva, gli odori e la ciccia, gallina, bollito di manzo e un ossobuco, mancava la lingua.

Ci siamo sbaffati una minestra di brodo robusto, roba da diventare brododipendenti.

I mugolii sono proseguiti colla goduria del lesso con mostarda, salsa verde preparata sul momento e anche del rafano. Perfino l'insalata al balsamico era straordinaria.

Mica male le tenerezze dovute per il raffreddamento della catorcia.

Mancava ancora il nostro dessert.



Era il cibo? O eravamo noi?

lunedì 23 ottobre 2006

Catorcetta


AWoman wrote:

DeOrsonis, temo che stasera non verrò in palestra. Non sto x niente bene. Non vedo l'ora di andare a casa e di vederti. Mi manchi


AMan wrote:

Mi dispiace, catorcetta. Ti faccio 'naBellaMinestrina, poi aLettoCollaBorsa dell'H2Ocalda. E ilTermometrone diPlastikinaRosa dietro xMisurarti laTemperatura :o)


AWoman wrote:

Beh, non sarebbe male come programma. Mi sento proprio una catorcia. xò avrei delle preferenze sull'oggetto da usare per misurare la temperatura... :Θ)

Il corpo maschile

Molti uomini, in fondo, non si accettano colla loro spinta sessuale, cercano in qualche modo di adattarla alle richieste della donna. E se la donna ha delle convinzioni che uccidono la passione sessuale, spesso trovano un partner che le condivide invece che contrastarle. Esempio: quando la donna rimprovera l'uomo  dicendo: "Pensi soltanto al sesso!" anziché rispondere "E' vero, penso prevalentemente al sesso; sono contento che mi capisci così bene", lui si sente in colpa e aggiusta il suo desiderio, cercando di far finta di niente, di controllarsi meglio di sforzarsi di amarla più con il cuore che con il pene. Ma questo amore a comando risulta facilmente distorto, diventa finto e impacciato. Allora la donna vede confermata la propria convinzione che dice: "Gli uomini dicono di amare, ma in fondo cercano soltanto il sesso; lo sapevo già e ora lui me lo conferma un'altra volta.

Quello che molti uomini devono imparare è di rilassarsi nel primo chakra, di trovare un posto interiore al loro corpo, dove si senton bene, in sintonia col proprio essere e al contempo radicati nel proprio essere. Solo da lì, durante l'atto sessuale, si possono aprire alle emozioni delle donne. Non per imitare le emozioni delle donne, ma per aprirsi a quelle che arrivano loro dalle donne e per permettersi di entrare in risonanza.



  1. Cambiare lo sguardo focalizzato verso l'esterno in uno sguardo ricettivo che apprezza la bellezza e la magia della donna e porta questa visione verso di sé. [...]

  2. Rilassare il diaframma e permettere al flusso del respiro di distribuirsi sia nel torace sia nell'addome. [...]

  3. Il "dare qualcosa alla donna" avviene principalmente nel bacino  attraverso il pene e non attraverso la testa o la volontà.

  4. Energicamente passai dal fare all'essere; questo non è un modo di dire, ma una precisa sensazione corporea che molti uomini non conoscono quasi mai, se non nella vacanze dove  sono completamente rilassati. [...] Accedi all'energia animalesca che può andare avanti per ore. [...] Non è più soltanto il pene che possiede la donna ma tutto il corpo lo fa. Come effetto collaterale durerà di più e anche lei ha la probabilità di arrivare al suo orgasmo.

  5. Nel tuo corpo fisico fai spazio per far passare l'energia: [...] abbandonarsi alle molteplici sensazioni, tremori, onde, eruzioni energetiche, correnti e movimenti interiori [...] tenere il corpo anche fisicamente flessibile, morbido.


Nel regno instintuale del primo chakra attingiamo alla capacità animale di essere forti e di godere della nostra forza, anziché darci da fare per esserlo.


Se la grande sfida per la donna è quella di dis-identificarsi dai troppi pensieri sul sesso che affollano la sua mente, per rivolgersi di nuovo ai sensi e al proprio piacere, il compito per l'uomo è quello di iniziare ad identificarsi col proprio corpo e di sviluppare la propia sensualità  non per il dovere di fare l'uomo, ma per il piacere di essere uomo.


Trasgredire con amore - una guida tantrica

Elmar e Michaela Zadra

Edizioni Mediterranee

p. 91 - 94


domenica 22 ottobre 2006

Amici e noi

Il fine settimana prossimo andremo da amici carissimi, quelli che ci ospitarono dopo il debutto all'Arena dell'anno scorso, per la festa di Halloween. Quarantesimo compleanno, importante! Dunque niente spazio per il sesso oltre, esotico ed avventuroso. Quello rimandato al nostro fine settimana da amanti successivo.

Ci godiamo la vita varia di molte cose e questi due giorni li dedicheremo agli amici ed un poco a noi.

Intanto, AMan riflette su quanto successo (il blocco fu talmente forte che domenica ci furono degli inconvenienti al bucefalo, potere della mente...) e studia un po'.

Genitori amanti

Questo è stato il nostro fine settimana da genitori, che si alterna a quello da fidanzati. Ci siamo trovati assieme, grandi e piccini, AMKid AWKid e altri bimbi. Il caravan serraglio partito ieri pomeriggio con tensioni disumane, dovute al boicottaggio, al plagio di AMKid, da parte della madre malevola, malvagità che si acuita negli ultimi dodici mesi, dall'avvio della causa divorzile, nel vuoto drammatico lasciato da sentenze latitanti, da giudici che non si pronunciano, da regolamentazioni delle frequentazioni introdotte d'urgenza nel 2001 e poi trasformatesi, di fatto, in permanenti.

Con fatica e dopo decine di minuti di tentativi e convincimenti siamo arrivati alla serata con zucche terrificanti e fantasmini, frizzi e lazzi, interrotta per riportare il piccolo terrorizzato dalla madre, dopo la proibizione tacita e silenziosa anche della sola idea di dormire da babbo con gli amici.

Stamane ci siamo ritrovati, poi a combinarne da matti per grandi e piccini.

AWKid è stato benissimo, piccola grande gioia quando avrebbe preferito fermarsi colle altre canagliette ed AMan piuttosto che andare a trovare i nonni.


Sono felice, orsone di questa armonia che si sta creando. Ti amo e... Mi piaci un casino!


AWoman non sei stata amante, in questi due giorni. Sei stata amica, compagna, alleata, saggia.



Non scriveremo qui della nostra vita che non sia attinente ad Amore, non è l'eros basso, delle pelvi. Ma le vicende da genitori poi arrivano a te, alla tua persona, al tuo corpo, di UnUomo e di UnaDonna e della loro storia meravigliosa e della loro percezione specifica. Non è il sesso dei sessi, basso. E' qualcosa d'eros più alto (non è un apprezzamento, alto e basso hanno stessa importanta, ma solamente una collocazione spaziale, energetica diversa). E' la stima, l'essere a fianco, essere alleati e amici nella vita.

Domenica sera dei pensieri e dei bilanci. Bimbi, zucche, genitori e amanti.



(jawarren)

venerdì 20 ottobre 2006

Sex toys


  • Abbiamo una fortuna... che non dobbiamo convivere in quattro e sposarci o diventare compagni per la vita. Dobbiamo usarci per giocare tra noi

    AlbachiaraCp, coppia di leclubprive.net


Sana e consapevole libidine, si diceva. La franchezza può essere molto sexy, almeno per due orsi come noi.

E' quella bramosia di scoprire, di indagare la voluttà altrui, di capire come si muovono, si dischiudono, come godono altri corpi, di sedursi in tre, quattro o più. Uso allegro, consapevolmente lussurioso. E amorale, nella migliore accezione del termine.

Si, pensi ai giocattoli. Sono un epsilon, un nulla rispetto a noi, giocattoli umani e alla voluttà che possiamo procurare.

A volte desidereresti che il tempo collassasse, di essere projettato nello spazio, nel tempo, in esperimenti audaci.


Teatro di noi

Non abbiamo scritto nulla ieri. Ci siamo presi un po' di tempo da lettori.

Dedicarsi ad un diario ha innumerevoli pregi. Organizzare il pensiero, fare luce su dettagli e rivivere, emozionarsi di nuovo.

E' stata una serata inziata pessimamente, con una discussione violentissima di AMan colla madre di AMKid, la frequentazione col bipedino tanto amato saltata. E così era arrivato con visceri d'acciaio al tungsteno al posto del ventre molle. Tensione disumana.

AWoman era tesa per il clima di naufragio al posto di lavoro, era a casa sua, stava smanetttando e imprecando con una lampada guasta. Pioveva, era buio, c'erano tutti i profumi del bosco umido e le brume d'ottobre.



Ti ho sentito suonare, Lupus, ho aperto la porta e gli occhi, i nostri occhi hanno portato luce e vita.

Squaw, cosa mi consigli? cosa ti posso sfasciare su codesta testolina di coccio?

Che merda! Bravo, bravo, ecco che iniziamo bene.

Stavamo già ridendo, le braccia erano già intorno ai nostri colli, e poi ci stringevano, UnUomo  ed UnaDonna.  Ecco l'abbraccio del cuore, mozzafiato e lungo. Lungo nel tempo, lungo nell'anima. Abbracci del cuore, quelli del rinascimento.



L'orsone ha cucinato un po', AWoman si è letta tutta la corrispondenza recente in leclubprive.net. La tensione si allentava, ad ogni commento, ad ogni risata, eravamo allegri di nuovo. Abbiamo riletto pensieri che ci hanno fatto piacere dalle coppie incontrate e da quelle che incontreremo. Certe parole rallegrano, seducono, il sorriso parte dalla pancia, in quei casi.

Dopo cena, per un'ora abbondante, eccoci al nostro diario. Protagonisti, autori e attori di teatro di prosa.

Abbiamo letto, tra i molti refusi, fino a tardi, una ad una tutte le pagine a partire da quel preludio d'autunno.

Letto col cuore, coll'anima con odori silvestri, gli occhi di luce e la nostra tenerezza stanca.

Teatro soave, teatro di noi.



(inganielsen)

giovedì 19 ottobre 2006

Difficile crederlo


  • A buon intenditor poche parole.


Anch'io mi sento persa, persa senza di te. Questo è ciò che sentivo lunedì e tutt'ora, direi. Le ore insieme volano sempre troppo in fretta. E' un po' la nostra magia e la nostra condanna.

Il post Extasia'? direi che è molto buono, orsone. Mi sento veramente molto amata.



Sì, ti puoi sentire molto amata. E' un amore brillante, completo, tenero, tondo. Da capo a piedi. Rende fantastiche anche le piccole cose del quotidiano. In giro in bici, oggi a pranzo mentre andavo da _zzz, avrei voluto saltare sulla sella e ballare e gridare a tutta la città che sono innamorato con tutto me stesso. Innamorato di te.

Sono stupito. Da ciò che provo. Stupito, ebbro. Dopo quindici mesi.

Anche coi nostri bimbi, ieri abbiamo giocato insieme. In tre. Non volevano più smettere. C'è un profumo di famiglia. Ho fatto fatica a riconoscerlo, tanto tempo che non giungeva più alle narici.



E' una scena di un sogno quella che si è avverata, sabato. Nonostante tutti gli inconvenienti del caso.Un sogno che dura da quindici mesi.  E' difficile crederlo.

Stranamente, rispetto alle altre volte, all'ultima in particolare, non ne abbiamo ancora parlato se non brevemente.

E' stato quasi naturale, sicuramente molto più spontaneo.

Non è stato necessario rimarcare la delizia colle parole.

Hai presente quando stai bene, tu e lui in viaggio? Scorrono i chilometri, divori il paesaggio, in silenzio. Arriva una mano, di tanto in tanto, ti accarezza la gamba destra, o la mano sul pomello del cambio. Ci si intende cogli occhi o con un tocco.

E' stato sufficiente assaggiarla, l'ambrosia.



(confusedvision)

mercoledì 18 ottobre 2006

Tetra - 4



  • Se non penserò all'amore non sarò niente.

    Undici minuti

    Paulo Coelho



(Tetra - 3)


Qualche singolo curiosava dall'apertura a vedere quei quattro in varie formazioni, altre coppie erano entrate a guardare,si erano avvicinate, una aveva giocato per conto loro. Ma il mondo li fuori non riusciva ad entrare nel nostro.

Ero ormai seduta sul ciglio del letto, lo stavo succhiando e il mondo mi è apparso, eri tu che mi guardavi. Guardavi me e lei ti toccava. Era più attratta da me, perché sentivo che tornava, regolarmente.

Si, mi ha masturbato il pipo, anzi, pipino e poi è tornata da te. Il petting era giunto a capolinea.

Ogni coppia si è ricomposta, noi a sinistra, loro a destra. Ci siamo parlati, AMan ha chiesto ad entrambe come stavano, poi si sono detti qualcosa i due uomini.

Squaw, ho appoggiato il mio braccio sulle sue spalle e ho chiesto anche a _zio come stava. Bene, mi ha risposto, con un sorriso.

Ti ho detto che desideravo fare l'amore con te. Ci eravamo toccati, ci eravamo scostati da loro per i nostri brevi baci d'amore per poi tornare a baci, a baci di sesso per loro.

_ria stava spompinando _zio, tu hai avvicinato il mio capo al tuo e l'ho accolto assecondato e viziato. Ho sentito il turgore, il tuo pene farsi cazzo, tu così poco incline ai lavori di bocca.

Mi sono sentito quasi rinascere, sai, pomposprint. Sei superba colla bocca, si capisce che ai tuoi compagni precedenti piaceva. E io rinascevo un po'. Vedevo il mandolino di _ria che si tendeva verso di me, era chinata sul sesso del suo uomo. Avrei desiderato estrarlo dalla tua bocca e allargarla, entrare piano in quella fessura stretta e umida, calda. Farle capire come UnUomo può onorare una donna, come può farla godere, renderla dea.

L'ho capito, sai, AMan, perché eri in me, col tuo desiderio e le tue debolezze, colla tua forza e così fragile.

Eri tenero e mio in quel momento, eri mio e divino anche così imperfetto.

Improvvisamente sei sbottato: ecco a voi quel cocciuto di Pipino il Breve con un tono talmente buffo che ci siamo di nuovo messi a ridere in quattro. Che scemone!



_rgo hanno fatto l'amore, noi ci siamo accarezzati e baciati. Di tanto in tanto accarezzavamo loro che si amavano. _ria alla pecorina ha iniziato a gemere, era rivolta a noi, ha preso le nostre mani. Ho visto che ha preso anche la tua.

Si. c'è stato un istante, un battito, AWoman, e _ria ha stretto colla sua mano destra la mia.

Ti guardavo, mia gazzella nera, nella notte del desiderio. Ti guardavo, squaw.



Ti ho molto amata, AWoman. Ti ho amata con tutto me stesso.

Sono pazza di te. Il mio cuore scoppia di gioia.



E' già un anno che scriviamo della nostra gioia?

Il tempo, un mulinello di attimi e di emozioni. Stiamo iniziando ad arrenderci.

Mio Dio cosa succederà di noi due? Sarà una danza. Noi casalinghi e noi puttani, direbbe Maria. Insieme.



(frablob)

Tetra - 3

(Tetra - 2)


I mulinelli degli attimi e il rombare del cuore pulsante, le tempie che battevano. AWoman era al centro di quel gorgo di desideri e di tempo. Oltre ai baci lascivi di _zio ora erano le mani di _ria che la cercavano.

Gambe aperte che si incrociano, si annodano, baci e mani e labbra di tre per te, amore mio. Sentivo che _ria era protesa verso di te, col suo compagno. Mi volgeva le terga ormai, la sua schiena ed il suo sedere superbo, avete due sederi stupendi, voi. I miei occhi andavano alle sue autoreggenti coprenti_a_molti_denari, alle sue scarpette civettuose nere scamosciate che le custodivano i piedi e, ad ogni capriccio, si muovevano in aria, sollevate dal piacere. Mi rendevo conto che non era un film ma l'armamentario seducente ed erogeno di un'altra donna che mi attirava, solleticava la mia voluttà. Era tutto vero e noi eravamo i protagonisti.

Vedevo le tue mani, AMan, che scendevano e salivano sulla sua schiena e poi avvicinarsi alla sua fica. Ma non era facile, ero subissata di attenzioni, i miei seni, il mio collo baciati e succhiati da _ria. Riuscivamo di tanto in tanto a scorgerci, a guardare, brillavano oscuri i nostri occhi, le tue mani che arrivavano, improvvise e delicate a sfiorarmi, col  dorso, la mia fronte, le mie guance. Ero eccitata e innamorata di te, lì in mezzo. _rio si era spostato e...

Si, si, squaw, bella ed aspra, avevo visto quell'uomo, sotto a succhiarti la fica, la fica  bagnata dell'anima mia. Ti aveva aperto le gambe. E ti guardavo, ti guardavo negli occhi, ti amavo cogli occhi. Ero curioso, i miei giochi con il suo punto G erano stati aprezzati ma _ria, quand'erano giunti ad una certa intensità mi scostò la mano. Era bagnata, come erano attraenti quei nuovi succhi sconosciuti. Avevo provato a scendere colla bocca sulla sua fica, mi aveva fermato il capo, non era il momento o non lo voleva. Il suo respiro si era fatto affannoso, avevo deciso che si sarebbe dovuta guadagnare il piacere: tenevo le dita ferme ed ora era lei a muovere il bacino e a decidere quanto piacere prendersi. Era ormai una seta fradicia e inebriante.



UnaDonna, riverita da mani e bocca d'uomo e da mani e bocca di donna, e dai miei baci sulle tue gambe e dalle mie mani che sono arrivate a te a stringerti, ad accarezzarti, carne mia su altari di altri celebranti.

Baci e mani e labbra di tre per te.

Tetra - 2

(Tetra - 1)


E il tempo stava distorcendosi, non distinguevi i secondi prima da quelli dopo. Le mani di uomini si facevano più audaci e andavano a cercare gli angoli di pelle sottile e delicata che offrivamo loro. Eravamo ambite, in fibrillazione per il desiderio che procuravamo e la curiosità. Mi stava passando il freddo e avevo ripreso a respirare meglio. _ria sorrideva, era più distesa. Mi ha preso la mano, mi ha detto - ti scaldo io, è stata carina, un po di caldo di lei che mi ha messo a mio agio. Vedevo le tue mani che le accarezzavano i capelli, che le sfioravavano il collo.

Non sapevo dove mandare i miei sensi, su quella femmina nuova o su te, amore mio, ti vedevo già distesa e con i baci di un uomo, ma non ero io. Amore mio, era tirato in due, essere con te ed essere con lei.


Mani e labbra e occhi avevano iniziato a cercare angoli di nudità. _zio stava spogliando AWoman, _ria si stava già togliendo quel vestitino di organza, poi il reggiseno  Apparirono, nella penombra, apparirono nel desiderio, glutei e seni e fianchi e vite da vespa. Un perizoma in pizzo di seta rosa antico e quello nero e minimale di _ria. Erano rimasti piccoli scrigni di tela a celare il nocciolo tenero ed umido del desiderio.



Mi sentivo desiderata, orsone. Anche se sai che non impazzivo per lui. Ed era più semplice e riuscivo perfino a guardare a te, il tuo viso che iniziava a scorrere sul suo collo, sui suoi seni. Non capivo, non capivo tutto. Ma mi sentivo meglio, molto meglio delle altre volte. So che eri lì, c'eri, non mi sentivo più sola. Mi sono avvicinata e ti ho preso la mano, l'ho baciata e poi ho messo la mia nei tuoi ricci, eri già chinato a suggerle i seni.


E il tempo correva, rallentava, saltava qua e là. C'erano i mulinelli degli attimi e il rombare del cuore pulsante, le tempie che battevano.

Tetra - 1

Eravamo entrati all'Extasia' in quattro delle quattordici coppie che si erano incontrate. Una si era ritirata quasi subito, la donna non stava bene. Erano le due ed il locale non era più al massimo della capienza. Passaggio al guardaroba, un primo vagare incerto, la barista, una ragazza con uno splendido seno esposto per nostro diletto a chiederci se desiderassimo qualcosa. Ma era tardi, non volevamo perderci in rivoli curiosi. In auto avevamo ovviamente spettegolato, immaginato scenari. AWoman ha esposto quale uomo era risultato di suo gradimento, uno era con le coppie con cui eravamo arrivati, idem per AMan colle sue predilette, ce n'erano due con noi. Ovviamente non nella stessa coppia.

Dopo il primo vagolare e qualche scambio di battute, ci siamo riavvicinati a _rgo: AWoman aveva notato che _ria ed AMan si erano incontrati cogli occhi, alcune volte. Cogli occhi, con sorrisi appena accennati. Ci era piaciuto il loro stile fine e discreto. Ed ora erano lì, in un privé a interrogarsi su postriboli, su camere per coppie troppo affollate.

Indicammo loro che ce ne era una libera, completamente. E, stranamente, increduli, vedavamo che ci stavano seguendo. Le tempie battevano, passo dopo passo.



Sai Lupus, io lì ero così impacciata, ma anche curiosa.

A chi lo dici, AWoman. Il fatto di essere lì insieme, a muovere i primi passi insieme con due altri compagni di ventura. Non possiamo dimenticarlo.


_zio uscì, andò a recuperare due lenzuoli puliti e apparecchiò il desco. Noi le pietanze, i sapori, i profumi, caldi e freddi. La tensione, la digestione, _ria e la squaw dicevano che avevano freddo. Chiusa le finestre accostate. Eravamo gia seduti, sdraiati vicini. Noi e loro, sul lettone di un privé. L'imbarazzo, qualche parola per scansarlo. Stavamo parlando del fatto che loro non hanno scambiato penetrativamente e che non lo avrebbero fatto, anche se non erano categorici. E poi di altro, sempre in tema. Cazzo, ma erano argomenti scambisti, quelli.



AMan, io ero ancora seduta, mi sentivo tesa, lui mi aveva appoggiato una mano sulla spalla. E l'ho detto, mi sento come un panchetto di legno.

Ci siamo messi a ridere in quattro. E mentre ridevamo, _ria diceva che le era tornato il caldo, mi accorgevo che il mio braccio era appoggiato sulla sua coscia sinistra, tutto, tutta e si muoveva, su e giù, in piccole carezze. Carne succosa e invitante, era canne di altra donna. Caldo, ed energia su quella mano, da quella carne.

C'erano le mani di _zio e quelle di AMan che sfioravano e corteggiavano donne altrui. Sfioravano carni tiepide e tremule per l'eccitazione.

martedì 17 ottobre 2006

Compleanno


Primo compleanno, oggi, diariuzzo caro. Ti vogliamo molto bene, sei la nostra memoria, ci permetti di rivivere e di emozionarci. E anche un po' di condividere. E di ascoltare (ehm... leggere) opinioni e suggerimenti altrui.

Urca, non pensavamo fosse così bello.

lunedì 16 ottobre 2006

Piccola orgia

E' incredibile. Stamattina, abbiamo convenuto, che è stata un'orgetta. Piccina. In quattro. Ma una piccola orgia. E ce lo siamo detti, emozionati, mentre sorridevamo e ne parlavamo serenamente e teneramente tra noi.

Pipino il Breve


E' il momento dell'entusiasmo, dell'esultanza. E dopo i mesi di navigazione a fede, ecco le foglie a prua, alcuni ramoscelli ci dicono che le Indie esistono, lì a ponente. Ma l'Eldorado non è ancora la terra promessa.

Ricordi, siamo usciti dall'Extasia'. Eravamo in auto, appena passate le cinque, dopo Cesena verso Forlì, nell'autostrada di pece, la mia testa sulla tua spalla destra, orsone. A momenti mi andavi fuori per quei baci sui miei capelli che mi prendevo, uno ad uno.

Ed era stanotte. E mi parlavi del profumo e le tue mani che scendevano ad accarezzarmi e stringermi.

Il lampeggiare silenzioso di quei tratti bianchi, che saltavano dal buio ai nostro occhi esausti e sparivano, e noi e i chilometri e nessuno nel serpente nero davanti a noi. Venivano ingurgitati, sparivano sotto e a lato, divorati coll'asfalto. Uno ad uno.


Ed era stamattina io ti parlavo, vincevo la mia ritrosia, hai ragione quando mi dici che sono cambiata, in questi mesi. Uscivano, a tratti, tra un silenzio lungo e l'altro, le mie parole, diavolo tentatore. E molto più lentamente, di quei tratti bianchi, repentina, uscivano le mie emozioni. E sentivo che mi ascoltavi e mi baciavi. Sei felice perché sai che mi sono abbandonata alla tua fede. E ora sai che quella terra è là, esiste.

Abbiamo fatto l'amore. Sentivo il tuo desiderio irruento, uscire ad onde irruente, dopo le ore in cui era stato trattenuto.

Tu ti abbandoni, ora. E io sono ancora bloccato.

Avrei voluto che mi avessi presa, AMan, ieri sera, scopare due a due vicini ma tu con me, tu per me. Ho sentito il mio piacere, ieri, che iniziava, polla silenziosa e in divenire, ad uscire alla superficie, dopo i percorsi di falda nel mio immaginario e nella mia roccia. E ora tu? Tu che lo desideravi con tutto te stesso?


Abbiamo riso stamane. AMan ad un certo punto ha detto: ecco, Pipino il Breve! E Patata l'Asciutta.

In effetti c'è ancora quel blocco. Ma per UnaDonna c'è stato un tempo lungo di eccitazione percepibile. Poi la secca, verso la fine.

Per AMan ancora nulla. E' perfino diventato più piccolo della normalità. C'era la tensione che non lasciava andare, la contrazione spasmodica del controllo: non passa il sangue, non passa il piacere, non passa. Lasciarsi andare, uomo. Lasciarsi andare.

AWoman gli aveva detto, prendimi, ho voglia di fare l'amore.

Non è stato così. La potenza, con troppo controllo, non c'era.

C'è stato un segno positivo: ad un certo punto, fianco a fianco, le due donne si sono dedicate al cazzo dei loro compagni. Fianco a fianco. Qualche singolo che di tanto in tanto guardava dalla porta aperta. Due donne e la loro bocca.

E lì, AMan così poco incline, ai pompini, si era ripreso. AWoman, sei una grande pompinare. Fa sorridere, lo so, ma è una dote.

Aveva rianimato Il Breve.

Gloria fugace.



Dovremo capire come affontare il problema. E' come andare con appetito in una bottega di delikatessen e e non mangiare. E' frustrante.

AMan era in agrodolce, stamane. Il dolce del cazzo grosso e duro di maschio e del desiderio per UnaDonna e di colpi e di orgasmi audaci e gagliardi. E vedere gli occhi sorridenti, le carezze di AWoman quando le ha detto, parole baciate, che ieri, sentendo il bagnato copioso della fica di lei avrebbe voluto farle vedere. Ora ti faccio vedere io come sa far godere, UnUomo.

E un po' di soddisfazione per quel confronto dimensionale. Soddisfazione potenziale. Potenziale, pubblicamente. Solo potenziale. Perché la sparizione del cazzo è stata agra.

Ho un cazzo di destra, funziona ottimanente. Solo nel privato.

Pipino il Breve.



Come fare? dobbiamo iterare per diminuire l'emotività. Ma il rischio è quello di approfondire il solco, di rafforzare l'ancoraggio, l'associazione, il condizionamento mentale. Se sta faccenda non si dovesse sbloccare pensiamo ad una consulenza. Magari dagli Zadra.

domenica 15 ottobre 2006

Parole baciate

E' stato quell'attimo, in cui _rgo, ci avevano seguito in quel cubicolo nel crepuscolo.

Ad AMan era piaciuta lei, insieme ad altre due donne di quel gruppo di 14 coppie.

AMan, sai che ti ha guardato, prima, durante la cena?

E non sei più lì, sei nella mattina del day after, stai facendo l'amore, quanto sono soavi quelle carezze di parole nell'anima, quanto mi perdo nei tuoi occhi nei tuoi capelli profumati, è l'odore di patchouli, di gelsomino, dell'aria fresca di pioggia, l'odore di gioia.

Sì, amore mio, amore mio, sì, sai che stiamo parlando, siamo nudi e dentro di noi tu mi parli, io ti ascolto e poi ti dico. Dei tuoi desideri di femmina, dei mei desideri di maschio. Ti rendo conto? Undici mesi e mi parli del tuoi piacere, ti parlo del mio, e quasi, quasi, non ci credo, baciami e guardami che ti guardo le labbra che parlano, mi dicono la tua anima.

E non ce la fai a renderti conto di quelle anime nude che si fondono nel verbo che subito un'altra stella cade nel tuo respirare quasi bloccato ed incredulo.

Orsone, sai che è la prima volta che ho toccato una donna? Mi è piaciuto.

Ma cosa hai fatto, squaw? dimmelo, raccontamelo colle tue parole, raccontami quello che ho visto, mia tenera amica.

La baciavo e le carezze. E la mia bocca sulle sue puppe. Ero eccitata, mi piaceva. E all'inizio pensa che ero un panchetto di legno.

E di colpo indietro nel tempo, prendi quella mano, un po' sudata e ti precipiti indietro e poi un salto ancora più indietrio alle risate al momento dei limoncelli e dell'acqua che fa ridere. Alla tensione iniziale quando cercavamo di scorgere le persone, come diavolo facciamo? andiamo là e chiediamo se sono coppie scambiste? Il proprietario del ristorante che ci chiedeva il nome di coloro che avevano prenotato: che diciamo? pennacorvina? Ci siamo seduti in quel gruppo di grandi capitani di navigatori oceanici del sesso. Era abbigliamento di sapori forti e cura, ciascuno nel suo stile, che parlava dei capricci e dell'essenza di coppie, un uomo una donna, due e una coppia, come bimbi a scuola, col loro grembiulino fatto di calze a rete, o di camicie o di visi abbronzati o di stivali dalle sette leghe.



Ti guardo amore mio. Guardo il tuo stupore e sento le tue parole che mi baciano. Sono incredulo, c'è il tuo sorriso.



E' difficile scrivere, quando la testa e il cuore e la pancia che ancora morde d'adrenalina e di amore si accavallano, si precipitano fuori, si accalcano nell'imbuto stretto delle parole, interrotte da gambe aperte che si incrociano, si annodano, da baci e mani e labbra di tre per te, capezzoli protesi verso te, dalle mani dell'altra che stringeva la tua, sulle dita le stille del piacere di donne e delle loro fiche che amavano.



(ko_an)

sabato 14 ottobre 2006

Meeting adriatico


AWoman è tornata da circa tre quarti d'ora a casa sua, si sta preparando, AMan è già pronto. Nero, minimale, stile armani, per indendersi.

Siamo in ritardo, ci siamo sprofondati in un pisolone fantozziano, meglio così.

E' tutto una sorpresa, perfino AMan non sa ancor come si è preparata la squaw.


Controllata la mail, al diario, alla comunità, pochi minuti e via.

Ci sono già gocce di adrenalina che girano tra ventre e pelvi.

Molte cose da scrivere, successe ieri e stamane. Le scriveremo domani.

Viaaaaaaa...


Mi parlò sulla bocca mi donò un braccialetto

dite alla quercia che non tornerò.

Mi baciò sulla bocca mi propose il suo letto

dite a mia madre che non tornerò.


Mia madre mi disse - Non devi giocare

con gli zingari del bosco.

Ma il bosco era scuro l'erba già verde

lì venne Sally con un tamburello


Sally

Rimini

Fabrizio De Andre'

venerdì 13 ottobre 2006

Mortadella


  • Mortadella, cibo popolare ed operaio

    Romano Prodi


Ero uscito dal giudice di pace. Il sole, tarda mattina, i ritmi diversi dalla norma settimanale. Dopo le scartoffie, i locali grigiastri e al neon nello standard di ogni luogo giudiziario, le tapparelle mezze abbassate, anche sbilenche e sciatte, in una bella palazzina di inizio Novecento, proprio 'na cosaccia da topi di tribunale, ho avuto un guizzo edonistico, un capriccio per i sensi un po' mortificati.

Esci, passi per il centro e le sue vie contorte e irregolari, hai ancora mezz'ora, t'infili in quella bottega, sei il numero 12, dopo le pensionate coi capelli azzurrini, più larghe che alte e un paio di lavoratori di cantiere, ancora la calcina sui vestiti, che acquistano il cibo per i loro compagni. Ma non puoi fare molta cura ai dettagli e a quel che succede nel negozio. Gli occhi puntano alternativamente il tondo e rosato salume e scelgono quale sarè il pane adatto ad accoglierlo. Il naso immaginario che stabilisce in anticipo se dovrà dedicarsi all'aroma del porco colle sue spezie, o alla fragranza di malto della pagnotta ancora tiepida di forno.



Aspetto un po', ora non ho ancora una gran fame.

Che profumo però.

Già, proprio che profumo.

Beh, non si deve mica attendere così a lungo.

Ma no, è ancora presto, sono passate solo tre ore da colazione

Non so, ma non è mica da tutti giorni il profumo che esce dal sacchetto li dentro.

Aspetto, ora controllo il sacchetto



Il tempo è diventato non lineare colle sue regressioni. Hai delle briciole sul pile e osservi, travolto dall'orgia sensuale che si sta manifestando in bocca e nel naso, se ci sia più strato di mortadella nella parte sinistra o in quella destra del panino.

E procedi come una di quelle vecchie stampante avanti e indietro per non fare torti.

Ad un certo punto pensi come sarebbe avvolgerla, la tua porchetta deliziosa, in enormi fette per poi morderla in alcuni punti ed in altri arrivare alla carne bagnata, sotto, bagnata per eccesso d'uso della lingua che passa finalmente dal gusto della tonda felsinea ormai consumata, li dove c'era quel bianco ormai liso, all'aspro bagnato e prugnolo di lei che un po' contorcendosi si trattiene a fatica sotto.



Come deve essere? sana e consapevole libidine?

Ecco, forse quando ci chiederanno, un giorno venia su un'orgia, provata e vissuta e gustata, se ci chiedessero com'è, ecco, potrei iniziare con: hai presente una pagnotta calda di forno colla mortazza?


Due settimane

AWoman wrote:

Ti penso e ti sento dentro di me.


Aman wrote:

Ti penso, ti spalmo di crema di carciofo. E ti mordo! :)


Ho preso lo stipendio, alcune cose si muovono sul fronte del lavoro. Mi sento più tranquilla. Di conseguenza posso dedicarmi ad altro. 

Ad esempio: i tuoi pensieri, in questi giorni. E' vero, siamo stati un po' adolescenti: aspettare quei bipbip, aprire il cellulare, quel pensiero per te. Quanti, oggi, quelli sopra sono solo due di molti.


SMS a parte, con un po' di tranquillità, ho avuto voglia di fare la birichina, in questi giorni. E di strapazzarti... :->>> Se ti agguanto ti distruggo ~:O).


A te, carciofone, sento il cuore che mi batte, mi manchi. E mi manca il nostro tempo.

Tu non lo sapevi, ma ti osservavo, stasera, mentre, dopo cena, parlavi in inglese con AWkid e poi la partita a scacchi.


Mi addormento felice, pensando che ho al mio fianco un uomo che ancora, dopo oltre un anno non riesce a farmi desiderare altro che le ore volino, volino a domani sera.

Ho voglia di fare l'amore con te, di sentirti mio, di sentirmi un'unica cosa con te. Che voglia di abbracciarti, sono quasi agitata.

Intanto qualche morso te lo darei proprio volentieri anche io.

*:-)

ti piace il carciofino?


Non vedo l'ora orsone.

MIIIIII, quanto sono lunghe, due settimane



(hermannalbert)

giovedì 12 ottobre 2006

Per gioco

Si è sviluppata una discussione molto interessante nel forum di leclubprive.net in cui abbiamo potuto leggere un po' del vissuto di coppie che hanno iniziato a giocare da qualche tempo. Riportiamo anche qui un nostro intervento, con qualche minima correzione (ed omissione di nomi).


Sentiamo molto le parole di una coppia che invita a procedere con calma, senza strappi, per scoprire e capire quello che veramente vogliamo. Ci fanno pensare. Dopo l'incontro con un paio di coppie (cena colla prima, aperitivo colla seconda)  abbiamo capito che la scena dei privé che abbiamo frequentato e descritto qui in questi mesi (e i timidi approcci, qualche carezza, uno scambio soft, senza andare oltre) probabilmente non è l'ideale, almeno per noi, emotivi e alle prime armi.


Così vorremmo iniziare ad esplorare la dimensione amicale, cosa succede quando ci si conosce un po', almeno un po'. Ogni coppia, ci arriva per le sue strade a metodi ed obiettivi. Noi ci parliamo apertamente e siamo d'accordo anche sul fatto che vogliamo arrivare a certe tappe (e poi oltre! :o). Realizzarlo, poi, non è così semplice, ma è una questione soprattutto mentale ed emotiva. Ovviamente.

E pensare che entrambi, singolarmente, abbiamo avuto un buon successo con persone dell'altro sesso, prima di incontrarci, sia pur con qualche timidezza iniziale, i primi anni. Ma, si sa, la seduzione è un'arte che si affina sperimentando, provando e praticandola con assiduità.



In due, è come tornare un po' adolescenti.

Riviversi quel batticuore prima di un incontro (siamo già emozionati per l'incontro di sabato, non sapete com'è bello, anzi troppo, rischiamo di arrivare coi capelli per aria :). Vorresti che succeda, poi, magari, non scatta. Bisogna proprio lasciarsi andare, perdere il controllo.


Ci pensiamo, talvolta: incontrare coppie già in avanti? o scoprire tutto insieme ad una coppia "pivellastra""? (san pancrazio, che succede poi tra due coppie che si inceppano per eccesso di timidezza). Alla fine si sta bene insieme e ci si diverte (anche troppo, che risate che si siamo sempre fatti nei privé). Qui s'ha da divertirsi di meno e trombare di più, mannaggia!

Un'altra coppia al debutto afferma che una volta successo immagina che diventi tutto facile come una "cazzata". Beh, speriamo che non diventi proprio una "cazzata", l'attesa che precede deve ancora rimanere un fantastico viaggio emotivo e adrenalinico.

Abbiamo capito che c'è un gruppo di coppie e di singoli che intervengono nel forum, che vivono bene la trasgressione, con piacere e complicità, ci credono, hanno capito che può essere qualcosa proprio speciale per una coppia e lo testimoniano. E' ciò che ci auguriamo, insieme con una buona dose di sincerità.



Ancora un paio di osservazioni sulle regole del gioco: cosa fare e cosa non. Una coppia afferna di avere la regola di non avere una regola che non sia divertirsi e stare bene in due.

E, per quanto strambo, per UnaCoppia ancora al debutto, è anche la nostra idea, sperimentare le emozioni di lasciarsi andare (a parte, due requisiti: rapporti protetti e che, almeno all'inizio, è AWoman che sceglie, abbiamo capito quanto ciò sia importante).


Il gioco è una dimensione fantastica, quella con cui bambini e adolescenti (e anche gli adulti) imparano. E infatti, siamo tornati, come scrivevamo sopra, per questo sesso di gruppo, degli adolescenti.


Alla fine, non resta che viverla sta' esperienza.

Urca, mancano meno di tre giorni a sabato!

:)



(bianco/nero)

mercoledì 11 ottobre 2006

Ritiro e digiuno


Stamattina AMan è passato (sull'uscio) a casa della squaw per consegnarle un paio di documenti.


AMan wrote:

Al posto di portarti la vellutata, ti porto il curriculum. Due decimi di baci sbavosi con briciole.


AWoman wrote:

Ma che schifo!!! :-P

Sono arrivata in ufficio ed era già tragedia. Purtroppo questa storia assorbe veramente tante energie e pensieri. Se non mi da lo stipendio venerdì gli faccio vendere un cavallo a questo.

So che in questo momento non ti sto dando le attenzioni che meriteresti, vorrei farti sapere cose matte, ma non è il momento. Spero nel ns fs. Cena compresa =:0)


AMan wrote:

Mi basta quel sorriso sull'uscio.

Cena? Quale cena? Sabato andremo al ritiro e digiuno: "Amore sponsale: carità e castità" dai saveriani


AWoman wrote:

Che scemo! Meno male che ci 6!!! :)))

Dirimpettai



  • Ne avevamo parlato, quel contratto che discutiamo, di tanto in tanto. Essere vicini, vicinissimi, ciascuno col proprio spazio vitale. Tempo addietro discutemmo come sarebbe avere un Euleterio, come inventarci genitori governando la quotidianità, senza subirla.


I dirimpettai di pianerottolo di AMan stanno vendendo casa. Ci avranno sentiti, sicuramente, a volte, visto che c'è una parete non troppo robusta che separa i luoghi di AMan dai loro.

AWoman si è fatta consegnare una copia della mappa dell'appartamento.

Big Bang

E' stata una serata intima, affettuosa, anche allegra, ieri sera. AWoman è tornata, domenica sera, dal suo vagar per boschi con AWKid con un bel cestino di porcini "lapidei" tanto erano freschi e un par di ovoli.

Con alcuni  porcini ha preparato un piatto da delirio di spaghetti al farro e, cogli ovoli,  un carpaccuio fresco.

AMan ha avuto qualche tentennamento ad andare in palestra. L'unica serata della settimana, o palestra o noi (AWoman non l'ha potuto accompagnare, un sacco di cose da fare). E tutto è durato un'ora o poco più, dalle 19.30 ca alle 20.30.



Sul tavolo, alla fine, mi guardava, sorrideva. Sorrisi così non si possono scrivere, sorrisi di occhi e labbra.

Ha preso la sedia l'ha avvicinata alla mia.



Quando ti ho visto che, di colpo, ti sei allontanata, mezzo metro più in là, con quel sorrisetto impertinente, poi ancora io e tu un po' più lontana, di nuovo, ho capito quanto ti amo, brutta bestia spussolente.

Ti amo proprio, così, un po' selvatica, morgana dei boschi, così anti pucci pucci, così deliziosamente bastardella e pepata e infinitamente soave e donna e femmina e amica.



Pi ci siamo avvicinati, le ho preso...

Sì, hai preso le tue mani, le guardavo, venire, centimetro dopo centimetro, in attimi infiniti che scorrevano come fotogrammi, a cingermi il collo, ad avvicinarmi a te, delicatamente pur così risoluto. I tuoi occhi mi guardavano dentro, poi le labbra. E sorridevi. E le tue dita, le tue mani tiepide e calde, tenere e decise, mi conducevano a te.



Ci siamo baciati, col sapore di bosco, con tutta la fragranza di muschio e odori di castagno e l'ossigeno che fa batter il cuore e girare la testa e la rugiada fresca. Due labbra che si avvicinano, si sfiorano, collassano nel Big Bang.



(junray)

martedì 10 ottobre 2006

Impazzia


AMan wrote:

(o:  (:@  (:<  (:#§ c'è pure unVikingo ke ti vuole conoscere eStrapazzare  1Po'  (o:€


AWoman wrote:

6 impazzito? troppo lavoro?

Qui ci vorrebbe una cura... =:Θ)

lunedì 9 ottobre 2006

Common License

I contenuti e le opere pubblicate in questo diario sono sottoposte alla Common License

http://it.wikipedia.org/wiki/Creative_Commons
http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.0/it/deed.it

nello spirito di una condivisione corretta e filologica scevra da speculazioni intellettuali o venali.

Siete liberi

  • di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare quest'opera
  • esclusivamente senza scopi di lucro e per scopi in nessun modo commerciali
  • senza alterare o trasformare quest'opera, né usarla per crearne un'altra
  • indicando esplicitamente la fonte (http://awomanaman.blogspot.com/), con un collegamento attivo, e gli autori (AWoman, AMan o AWoman.AMan o A-Woman, A-Man)
Ogni volta che si usi, si distribuisca quest'opera o la si citi, è necessario farlo secondo i termini di questa licenza, che va comunicata con chiarezza.
In ogni caso, è possibile concordare, con noi titolari dei diritti d'autore, utilizzi di quest'opera non consentiti da questa licenza.
Provvederemo a modificare lo schema del diario affinché la licenza Creative Common License venga citata esplicitamente e continuativamente.

Manifesto

A proposito di "devianza", ecco il nostro pensiero col quale siamo intervenuti in Scambio di coppia (abbiamo corretto qualche refuso).


Forse perché noi cerchiamo (con tutti i nostri limiti) di essere più coscienti possibile, proprio cogli “occhi aperti” e tutti i sensori attivi e le rotelline della crapa che spesso girano sulla questione che pensiamo proprio di farci un gran BENE, altro che non fare del male.

E’ proprio questo: sovvertire l’ordine precostituito: monogamia bene, altre forme di sessualità male.

'sto par di cazzi!!

La devianza è stata quella di introdurre la monogamia dei corpi colla proprietà circa 20.000 anni fa. Una vera e propria degenerazione perversa, per cui si è cercato di contenere le pulsioni istintive e a-morali della sessualità per condurne l’energia a scopi di sopravvivenza, di riproduzione, di sinergie famigliari in tempi in cui era fondamentale alla sopravvivenza fisica e quindi come forma di controllo sociale.

La monogamia che è Amore sponsale è quella dei sentimenti, del sacrificio, dell’unione, della comunicazione, della condivisione, del dono gratuito, del’accettazione dell’altro per come è. Anche coi suoi desideri e il suo imaginario erotico, e la voglia, istintiva, primordiale, di conoscere altri piaceri, di sentirsi sempre ambiti e desiderati e seducenti come persone (sessuali) e non sepolti nel sarcofago dell’esclusività.

Discutiamo, ideologicamente, confutiamo la perversione malefica della monogamia, i danni, le spaccature che crea nelle persone, nelle famiglie, gli approcci ipocriti e deleteri della fuga traditrice solitaria (socialmente e conformisticamente accettata)  delle fughe mentali che sezionano le persone, del mentire al Sé profondo, proprio e altrui.

E’ un manifesto dello scambismo, della ricerca di nuove architetture creative dell’eros che permettano di porre riparo alla catastrofe sociale sessuale e agli sconquassi malefici, satanici, sotto gli occhi di tutti, della schizofrenia della fedeltà monogama,  che riporti ad una vita di armonia - corpo - mente - sentimenti - spirito.

Apologia della lussuria, della voluttà, dell'oscenità, della trasgressione come strumenti e percorsi di unione e conoscenza intima.

Eccheccazzo!

(poi in realtà siamo timidi ed emotivi, ma con idee chiare e ben definite. E se hai una meta chiara, prima o poi, col cammino ci arrivi. E a noi ci piace pure il cammino, anzi, è la cosa che preferiamo, specie se avventuroso)


Lust & Romance - 09


(michaelrosen)

Mazzo di pensieri

Quante cose oggi, ieri. Riguardano la nostra vita personale e non le scriveremo. Questo rimane un diario relativo all'eros, sia pur nella sua dimensione più ampia,  e ci limitiamo ad esso.



AWoman, lontana, ha avuto pensieri carini, di tanto in tanto, inviati via etere all'orsone.

AMan le ha fatto una sorpresa, ha raccolto un bel mazzo di fiori di campo e ha preparato un bouquet obeso, lasciatole sulla tavola in soggiorno.

Solo un incrocio di sguardi, questa sera, AMan aveva amici a cena, quando AWoman è passata per un attimo a salutarli, con AWKid.


Sabato 14 avremo una cena con una nutrita schiera di coppie di leclubprive.net. Abbiamo confermato ora la nostra partecipazione.

Non nascondiamo una certa trepidazione. Sarà il momento per conoscere persone/coppie dal vivo e cercare dei compagni di giochi. Trovare  un uomo a cui AWoman si possa abbandonare con piacere.

E anche una donna! Per san Pancrazio, sia pur meno esigente, non è che AMan vada in deliquio per delle catorce.


Flor Garduño, Abrazo de Luz


(florgarduño)

sabato 7 ottobre 2006

dio in te

AWoman wrote:

Ieri sera ho sentito la paura di perderti. Non ci potrei mica stare senza di te. Buonagiornata, amore.


AMan wrote:

Se perdi un po' del mio entusiasmo perdi un po' di me. Ma anke l'entusiamso è un giardino che si può coltivare.


Sono un paio di giorni che quei pensieri rimangono a temporaneo monito nelle nostre appendici cellulari. Ce li siamo mandati venerdì mattina. Quando il fragore della risacca violenta aveva lasciato il posto al silenzio del mare liscio all'olio.

Amore di anni quaranta, si è avvicinato alla terra, alle radici, forse non è più prossimo allo zenith.

Perdere l'entusiasmo che è poi un mancare dell'altro senza perderlo.

Come potrei fare senza il dio in te?


IHS

Tornare indietro


  • Quando tornare indietro ha un senso, state andando avanti.

    Wendell Berry


Vette e pendenze orride, faticose, adrenaliniche, questa storia sarà impegnativa, a volte faticosa. Sole & Mare ci parlavano del loro attacco ad un quattromila, ripetuto tre volte. Quando tornare indietro ha un senso, si sta andando avanti. Essere in parete con dei guanti leggeri di pile con -30 (a luglio) richiede un ripensamento.


E' talmente forte la percezione della non monotonia di questo cammino che la potremmo applicare a tutti gli aspetti della nostra vita. Anche se in questo diario registriamo solo quelli relativi all'amore esavalente. Pensi allora che abbiamo attaccato i privé un discreto numero di volte. E probabilmente dovremo cambiare via.

Avremmo dovuto scrivere dell'incontro di sabato sera con Sole & Mare, di ciò che seguì, il termine più corretto sarebbe uno sbocciare emotivo, di AWoman, poi, la reazione di AMan. Ci avevano raccontato dellle loro esitazioni e di come la coppia mentore li abbia aiutati, entrando in un specie di risonanza armonica di piccoli passi ed aggiustamenti a quattro. E il punto di svolta è stato quando Sole ha capito che, per sbloccare il caos di MareNettuno avrebbe dovuto, per piacer suo ed altrui, lasciarsi andare. Abbandonarsi.


Sulla strada del ritorno è stato AMan per la prima volta ad essere silenzioso. E AWoman non si racapezzava di quella mancanza di parole. Mancanza voluta. Per lasciarle spazio. L'orsone ha notato, per la prima volta, che un maschio, un uomo piacevole (dopo i molti ruderi al limite del presentabile che AWoman ha notato nella fauna scambistica), di gradimento della squaw, provocava sovvertimenti biochimi sensibili.

Si, sarà questa l'ingrediente magico. Un uomo a cui AWoman si abbandoni.

Potere dell'estetica, potere dei modi, potere delle parole.

Non sarà più, per il momento, la giostra folle dei privé. Sarà lo scegliere di una coppia con un uomo che sciolga AWoman.

Sarà lo sfrizzolare scitillante della miccia che si precipita verso la santa barbara.



(marinaabramovic)

Sotto di me

Era terminata la traversata. Il vento a raffiche tese era cessato, con esso gli spruzzi di salsedine e le creste imbiancate. I marosi erano ancora imponenti,  quasi lisi, fiaccati dal loro stesso parossismo. Avevamo mangiato insieme, non so quanto abbiamo gustato il cibo. Avevi preparato una polenta e una cena allegra, saporita, molto colorata, di sapori leggeri ed intensi. Non so come sia riuscito ad andare tutto giù, ancora confusi come eravamo. T'ho visto stanco,  mi dicevi indigesto di parole. E allora ci siamo messi viso a viso,  occhi ad occhi, quasi a sentire sulla fronte del'uno il chiudersi di ciglia dell'altro. E gli ho appoggiato le labbra mie sulle sue.


Mi sono alzata, nell'impeto mi ero dimenticata della mia vescica. Ho fatto solo un accenno di passo e mi sono trovata tra le sue braccia. I suoi occhi ficcati nei miei, mi ha presa di baci, mi ha succhiato le labbra, ridendo, non gli mollavo quello inferiore. E lui se l'è preso.

Mi ha stretto il bacino al suo, l'ho sentito così irruento, come lo amo così, come può UnaDonna amare il desiderio impetuoso di UnUomo. L'ho sentito era già grosso contro di me, grosso per me.



Avevi gli occhi brillanti. Scuri e profondi come piacciono a me. Mi era venuta una voglia cattiva, dominatrice. Voglia di farti sotto, di farti sentire che sei mia. Non ti ho lasciata proseguire. Te l'ho detto: ora ti chiavo.

Non abbiamo detto quasi più nulla. Ti ho preso per i capelli, t'ho affiancata alla tavola. Si, un paio di baci piccoli sulle tue guance. Erano solo una virgola, prima che i pantaloni cadessero. E le mutandine con loro. E' stato un attimo, ed eri chinata sul piano, le tue tette a muoversi sgraziatamente nell'impeto. Ci vedevamo, riflessi, nella finestrascura. Tiu sotto, sulla tavola, io dietro di te. Sai cosa mi ricordo?

Non so, ero fuori controllo, AMan, lì. Cosa ricordi?

Ricordo i tuoi mugolii. Le mie dita contro le mie dita, ti ho preso i glutei, poi le grandi labbra e ti ho allargata. Poche parole. Ora ti allargo, allargati, prendimi, tutto, fino in fondo. Così, fino in fondo. Era diventato un misto osceno e goffo, i tuoi mugoli, le mie parole, il mio cazzo violaceo e straripante che vedevo uscire ed entrare lustro, gli schiocchi dei tuoi glutei sotto i miei schiaffi . Cazzo e padrone tronfi e sbruffoni. Come godevi, in silenzio. Godevi, sotto di me, sotto i mie colpi.



Eravamo presi, uno dell'altro. E ora sono io che mi ricordo. E come se arrivassero dei pacchetti di immagini e sensazioni. Mi ricordo che mi avevi accompagnato, continuavi a scoparmi da dietro, fino all'armadietto, mi hai ordinato di prendere il nostro complice. Scemone, alla fine, dopo averlo lavato, me lo hai sbatacchiato anche sulla testa, sei proprio scemo,carciofone!

Ma quello era il dopo. Prima mi avevi detto, tue labbra appoggiate, col sospiro,al mio orecchio destro. Me lo avevi detto: ora ti inculo. Ti inculo. Mi ha fatto uno strano effetto , dopo alcune volte che non è più successo. E cosè ti ho sentito entrare in me. Mi tenevi quasi schiacciata sulla tavola colla tua mano sinistra, per i capelli, non sei stato molto fine. E facevi i tuoi porci comodi. E io impazzivo. E tu lo hai percepito e i colpi erano forti, profondi, porci. Era come se mi volessi martellare, spaccare. Me lo hai ordinato: fai tu, ora!

E così mi sono trovata stravolta, dal piacere, tu, il to cazzo, il cazzo di gomma anch'esso presto lustro di me. Li ho sentiti grossi dentro di me.

E tu, prima di venire, me lo hai detto: come godi, come godi stasera. E pensa che è solo una piccola parte. Presto saranno due uomini a essere dentro di te.

Non mi ricordo altro.



Eravamo in bagno, mi davi baci sulla schiena, sul sedere, mentre ero sul bidet. Mi davi baci, hai sorriso, hai lavato il ciccio e poi ti sei riavvicinato, a sbatacchiarmelo in testa. Ridevamo.

Sei matto te!

Non si sentiva più il fragore della risacca violenta.


venerdì 6 ottobre 2006

Diario?

Nella tensione contestuale abbiamo avuto un confronto anche sui contenuti del diario. AWoman era contrariata, non avvrebbe voluto che sul diario si riportasse Disillusione 40 ovvero il confronto e la dinamica emotiva relativa a _ele. AMan le ha chiesto se ritenesse necessario continuare o meno: se rimane il diario comune, ci si scrive tutto. Altrimenti si chiude. Le ha detto che al limite potrebbe continuare con un diario personale.

Ma perché

E' stato un momento di disappunto, di stizza. AWoman si è messa a rileggere tutte le ultime pagine, e i commenti. Lettura con tanto di sonore risate, per alcuni commenti. Ha notato anche alcune mancanze, ma sa che con la riduzione drastica delle risorse dedicategli è facile che qualcosa scappi, vada perso. Insomma, ritrovata la nostra serenità è tornato immediatamente anche il piacere di questo compagno.

E' la nostra memoria. Chissà come sarà a rileggere tutto tra qualche anno?

Nudità impervia

Questa è una vetta ripida ma eccitante da morire. Sei unico, per idee pensieri e comportamente (e anche come scopi). A volte, carciofone, codesta unicità, credimi, è sconcertante, vien da grattarmi un po' la testa. Ma quello che provo è più forte di tutto. Te l'ho detto ieri. Sei talmente originale che non è affatto facile starti accanto, a volte. Sono proprio curiosa di vedere cosa sarai capace di inventarti. DeOrsonis, prendimi. Anche con i miei scheletri nell'armadio.

Mi sento rinata, oggi. Stare insieme ci fa solo bene. Se penso a ieri sera, è incredibile ciò che c'è fra di noi.

Forse non sono proprio il "come se" quando sono con te. Non ti vorrei lontano!. Forse mi sono un po' incasinata col pensiero, ma credo tu mi possa capire.


C'è stato un momento in cui ho sentito la gioia, un fiotto, uscire di colpo, dal cuore, dalla pancia, dalla testa. Era come passare da un suono attutito, smorzato, sordo al fulgore barocco di Campanone e de "la predica" di San Pietro.

Che fatica, eravamo esausti dopo, quando hai avvicinato le tue labbra, ero satollo, indigesto di parole.

Passare, in pochi secondi di settimane centrifughe per anime dall'ostilità, dall'orgoglio si_te_ne_puoi_anche_andare a quel ritrovarsi, abbracciati, nel silenzio che parla, che strugge.

Che fatica. Eppure, se non ci fossimo denudati, se non avessimo fatto gli psicologi, gli indagatori, i provocatori?

Non è facile 'sta storia. Tutte salite e discese orride, non è il tempo per le passeggiate in pianura.

E forse non ci piacerebbero neppure.

E' più bello che in un film.

E non siamo gli attori, siamo i protagonisti. E registi e tutto il resto.

Che potere, togliere tutto fino a rimanere nudi, amore mio.



(hermannalbert)