lunedì 7 agosto 2006

E(ste)tica



  • Madò, ve lo devo proprio dire, c'è una roba che non sopporto dei club privé: ma quali cavolo sono i parametri estetici per cui una donna e un uomo sono oggettivamente di bell'aspetto e giovanili?! E perché l'uomo può andar vestito casual/elegante mentre la donna dev'essere raffinata/TRASGRESSIVA?! Boh, sarà che non ci capisco nulla, in definitiva, ma la trovo una cosa abbastanza reificante, conformista, svilente.

    (svegliami, messaggio privato)

  • bhe', leggo dal regolamento del priveè: [...] Alla faccia della trasgressione, chissà che fottìo di soldi per entrarci!Praticamente, tipo i (camionisti come) me sono esclusi dall' ambiente (appunto) "esclusivo raffinato ed elegante"... in pratica si tromba alla grande, ma finita la bisogna, sai che palle...

    (ma55, commento)




Un messaggio privato, un commento sollevano questioni e(ste)tiche. Ci sarebbe molto da discutere: gergo, convenzioni, stile, valori.

I privé sono luoghi frequentati per varie forme di "trasgressione": il motivo comune quindi è un motivo "nudo". Ciò nonostante, l'eros non è mai nudo: il primo chakra non può mai essere isolato dagli altri sei. Traduzione: contano aspetto, carattere, censo, cultura, stile, armonia etc, gli aspetti sottili e meno che fanno persona un corpo. Contano fino ad un certo punto, perché poi, quando sei carne su carne, tutto o quasi soccombe rispetto all'energia primordiale, dionisiaca dell'eros (dobbiamo ancora scrivere a proposito).

L'estetica è discutibile.

Etica e morale pure.

Ma contano relativamente.


Quando andammo all'Arena, proprio la prima volta chiamammo: AMan si era messo giacca e farfallino solo una volta, per il suo matrimonio, e ora, come facciamo con quella richiesta esplicita di "giacca e cravatta"?

Ci tranquillizzarono: è solo per escludere che persone arrivino in ciabatte da doccia, o in felpa e scarpe da ginnastica. Si tratta comunque di templi in cui si celebrano dei riti ed è giusto che le persone aderiscano alle convenzioni che quel locale adotta, sempre libere di rivolgersi ad altri lidi.

Il buon gusto è opinabile, molto opinabile. E quello che piace a te a me potrebbe inorridire e vicecersa.

Mediamente abbiamo visto cose... medie se non mediocri: i privé sono uno specchio fedele della società.

Così vale per gli annunci sessisti solo per uomini, maschi disaparecidos, come se le donne non dovessero poter scegliere, vale per gli uomini che trombano vestiti o in calzini, per le mini volgari, per ossigenature finte, gioielli tamarri esibiti, abati firmati che c''entravano un tubo col resto, esibizione di censo ancora più tamarra.

Il gusto (cattivo o buono) è egualitario e non distingue tra addetti alla trasgressione e gente conforme alla morale tradizionale, non distingue in base al censo.

Abbiamo notato delle differenze, l'atmosfera raffinata, radical chic, decadente dell'Arena è quella che ci è piaciuta di più. Forse anche un po' la gente che lo frequentava.

Poi siamo stati in stessi  (e.g il Femme Chic), stesso locale, una sera con del folk pacchiano, inguardabile, un'altra volta brillante, spigliato, serata di cose buone, e_varie_altre_cose_quelle_che_piacciono ad UnUomo ed UnaDonna.



Non ci sono, credo, privé monotematici, in quanto ad estetica (anche se ci sono delle serate del genere, poi ricadiamo, quello che è fetish bello per te non potrebbe piacere a me e viceversa).


I (camionisti come) me sono esclusi dall' ambiente? Esclusioni per professione? per censo? Ma no. Chi non ha venti euro da metterci una sera, costa meno che andare in ristorante? Qualcuno afferma che il concerto di Ligabue a 50€ a biglietto è esclusivo?

I posti sono reificanti? conformisti? avvilenti?

Dipende.

Forse si. In parte. Cosa non è reificato oggi? Pensi che l'eros si possa salvare? Dipende da cosa cerchi. Nella vita trovi solo quello che cerchi.

Nel posto reificante trovi delle persone con cui puoi stare bene o male. Troverai se cerchi, ciò che cerchi.

Non vai là per trovare il partner della vita: forse troverai qualche amico che condivide una passione, una ricerca. Come sono?

Mah, non so... come saranno? Come sono le persone che conosci nel gruppo di aereomodellismo? i compagni delle superiori? alla scuola di tango? o nel partito? Misto fritto.



Si apprezza, un po' di tempo, un po' di saggezza, la diversità. Anche in quei posti. Nei quali, alla fine, la res che conta pubblicamente sono corpi, menti e la loro voglia di mettersi in discussione e di mettere a proprio agio, di stimolare, dei compagni di ventura.

Ognuno col suo stile.

Molti, probabilmente, non incontreranno il tuo.

Forse stiamo moralizzando, separando ancora, discriminando in base a "nobiltà" di valori.

Tutto conforme.

13 commenti:

svegliami ha detto...

Certo, tutto questo dire “cerchiamo di cavare elementi di differenziazione e scampoli di umanità incorrotta dall’oceano di vita mercificata che ci si para davanti” è pienamente condivisibile, se non altro perché sarebbe presuntuoso chiamarsene fuori. Però mi sembra ugualmente un grosso compromesso, quello di farsi incravattare/insaccare per andare alla ricerca della trasgressione in luoghi tutto sommato istituzionalizzati… Boh. Mi sembrerebbe di mettermi in vetrina, esposta a un voto, come si fa alle sfilate di cani, o a Miss Italia… E poi, certo che aspetto, carattere ecc. ecc. contano. Ma almeno, vorrei essere io a sceglierli, senza dover necessariamente camminare sulla passerella, sottoposta al vaglio di qualcuno che mi guarda attraverso l’occhio smorto e superficiale dei più. Sicuramente, si tratta di luoghi che fungono da aggregatori di persone con interessi più o meno simili che possono collidere, e magari vanno utilizzati solo in questo senso, accettando le imposizioni estetiche come se fossero una regola del gioco. Ma c’è quel passaggio, quel compromesso, quella (anche breve e finalizzata a cose più alte) conformità ai canoni estetici della massa, che mi fa ritrarre un po’ basita. La stessa cosa l’ho notata negli annunci per scambisti che ci sono su alcuni siti internet. Avete pienamente ragione a definirli sessisti. Lo sono. Donne giovani e statuarie che si mostrano come il mondo le vuole: mini, capelli lunghi e lisci, depilazione integrale, natiche marmoree, niente cellulite. Fotografie vaginali, non si sa perché. E degli uomini, profili sfocati e poche effigi insignificanti. Lei è sul vassoio, pronta a offrirsi in pasto, e lui? Non capisco. Sarà che mi sento esclusa dal canone, sarà che ho troppa cellulite, le smagliature, sarà che sono bassa e che ho troppi chili in esubero, sarà che io in abbigliamento “trasgressivo e raffinato” non mi ci vedo proprio. Mi si rivolterà forse per questo, il cervello? Non so. Però erano cose che dovevo dire. (Cacchio, mi sa che ho scritto un post anziché un commento, da brava parassita dei blog altrui… :) ). Saluti.



BlauHimmel ha detto...

Continuate a mischiare la vostra perdizione, la vostra immoralità, la vostra bassissima, turpe, laida abbuffata erotica con questioni etiche che non c'entrano nulla.

Siete due depravati.

Che il Signore abbia pietà di voi.

svegliami ha detto...

(Ommioddio, chi è costui?!)

anonimo ha detto...

Siamo finiti nella morale.

Sopra due reazioni di tipo diverso. Ma entrambe morali. O moraleggianti.

svegliami ha detto...

La morale non mi sembra uno spauracchio, basta intenderla nel modo giusto. Se io agisco, non agisco a caso, dunque lo faccio in base a un sistema di valori a cui ho implicitamente o esplicitamente dato l'assenso, e per questo semplice fatto accordo a tali valori una certa importanza. Mi sembra che ad essere indesiderabile sia il moralismo, non la morale. Io mi faccio domande, e né cerco di imporre i miei "valori" (sminuendo, banalizzando e declassando i valori altrui), né mi metto nei panni della predicatrice. Mi sembra di essermi posta in maniera estremamente aperta, più interrogativa che finale e sentenziosa. Ma se vogliamo dare la caccia al moralista che non c'è, prego, facciamo pure. L'amoralità non è anch'essa una forma di moralità? (E comunque non volevo suscitare riflessioni sui massimi sistemi... Ma forse era inevitabile. Scusate per l'invasione...)

unoGiostra ha detto...


anche io e BIBI abbiamo dato un'occhiata al sito. Abbiamo fatto anche dei confronti con il posto che conosciamo noi (se volete in privato vi diamo il link). Ci è sembrato essere un posto di un "certo livello" e quando si tratta di posti "ambigui" credo sia necessario mantenere "livelli adeguati". Cosa è di buon livello e cosa no? Credo sia molto difficile trovare il livello di soglia.

Ma a divieti di entrata in funzione all'abbigliamento ne possiamo "apprezzare" un pò ovunque, basta pensare (per motivi radicalmente diversi) ai luoghi religiosi, per esempio. Io trovo solo un pò buffa la necessità di scrivere tali regole su un sito. Anche perchè poi sottrarsi alle critiche di sopra diventa un pò difficile (ed arduo). Anche se quando dovevamo andarci la prima volta, abbiamo faticato un pò ad immaginare (e a chiedere informazioni) su quale fosse l'abbigliamento più consono...



giostrabravi

maxbevilacqua ha detto...

magari ogni tanto si è stanchi, annebbiati, la giornata è stata piena... si perde un attimo il filo del proprio pensiero (almeno, capita a me).



Poi per fortuna arriva qualcuno come blauhimmel e con la sua piccolezza ti ricorda quanto sei puro, luminoso, vivo. Grazie a voi, ma anche grazie a blauhimmel

svegliami ha detto...

Niente acredine, no. E non critico il privé in quanto tale, anzi è un universo che mi incuriosisce. Quindi, niente crociate. Ma è la concezione del corpo a esso sottesa a suscitare le mie perplessità. Io ho un rapporto certamente conflittuale e inquieto con la fisicità, ma non la disprezzo assolutamente. Piuttosto, mi sembra che il disprezzo stia tutto nelle "imposizioni" di cui sopra. Ma ormai mi sono dilungata a sufficienza, mi sa...

Ben lieta di aver dato uno spunto, comunque.

Saluti. :)

GcomeGiorgio ha detto...

Mi venisse un colpo se ho capito una parola ;)

anonimo ha detto...

Sai dove ti accorgi che l'ignoranza esiste... davanti a queste persone che sperano di salvarsi dal peccato trattandosi da veri schiavi a favore di questa infame chiesa... non godendo e non assaporando niente dalla vita...

merchesadixit ha detto...

Avrei piacere che GcomeGiorgio mi "desse" un colpo, dal momento che anch'io non ho capito una parola!

AWomanAMan ha detto...

x maxbevilacqua:

Il confronto fa bene :)

Piccoli e grandi



x svegliami:

Abbiamo cercato di spiegare perché pensaimo che il corpo non sia "reificato". Ma non abbiamo capito quale sia la concezione che ti perplide: abbiamo qualche idea, ma non ti suggeriamo nulla, per non inquinare la tua risposta.

Se ti va continuare ci f piacere.



x GcomeGiorgio:

ci vorrebbe una bella iconcina delle tue ... :)

Beh, stai scrivendo, vivi, qualcosa l'hai capito



x utente anonimo:

ci sono alcune osservazioni su blog neo/con cammuffati da pseudo cristian-cattolici che sono esilaranti.

Ma lo spirito critico esiste? Benedetto XVI elogia la ragione, ma dove è finita quella di questi zeloti della più bieca conservazione? Si ascoltano? aprono occhi, cuore e mente per osservare la verità della vita? Sono troppo impegnati a scrivere e recitare ad libitum litanie imparatre a memoria. Diventano suoni proivi di senso.



x merchesadixit:

Vengaqui, cara Merchesa. Avremmo una mazza da muratore, stagionata in barrique, manico in legno pregiato, colezione numerata. Porga la testolina. Vorremmo, meccanicamente, contribuire a scuotere, a far ripartire i neuroni, sopiti o fuggiti in vacanza... ;)

merchesadixit ha detto...

Ho già la gamba di legno, grazie. Che me ne faccio della mazza da muratore? Casomai datemi la mazza DEL muratore!

E poi sono io quella che ha i neuroni in vacanza.... tzé.......