martedì 8 novembre 2005

2 a 1

La tensione cerebrale, l'eccitazione mentale deve trovare liberazione nella corporeità. Così è successo, fortunatamente, ieri, dopo una giornata di contatti e di telecomunicazione che aveva alimentato oltre misura la nostra eccitazione. E anche ieri ci siamo trovato, la prima sera insieme da soli dopo nove giorni, con una fiumana di emozioni, fatti, curiosità, libido, desideri, progetti, da dirci, raccontarci, da fare, da respirare che quasi ci ha inceppato.
Ha sicuramente inceppato i nostri piani di andare insieme in palestra. Al termine della cena, AWoman ha abbracciato AMan e nella fiumana è arrivata la piena di baci. Questo genere di iniziative piace molto ad AMan. Anche se ha frantumato la scarsa resistenza del piano di miglioramento e lavoro personale in palestra. Abbiamo avvisato gli amici con un breve messaggio di testo

C'è un torrente di amore che ci travolge. Dolce e sensuale. Più forte del nostro senso di "dovere". Ha tutta la forza di nove giorni di desiderio.
Buona serata a voi.


Durante la cena abbiamo parlato molto, una volta sciolto l'ingorgo comunicativo. I nostri ultimi giorni, le impressioni emerse in seguito al debutto al privé, i rapporti di AWoman con l'ex, la corte che egli le sta facendo, il lato tenero che esiste ancora in AWoman per l'ex, il vago pungolo di gelosia che questo risulta per AMan, i piani per il prossimo fine settimana.
Non ci frequenteremo più fino a venerdì. Abbiamo convenuto che sia meglio andare alla cena alla quale siamo stati invitati: il prossimo ingorgo empatico si scioglierà venerdì sera al cospetto di fagiani al forno e di buoni rossi.


Erano le 21 circa. Da quel momento iniziò la nostra danza d'amore.

E  le danze le aveva aperte AWoman, con le sue carezze nei riccioli piccoli dei capelli della nuca di AMan.
Abbiamo vagato, ci siamo alzati, poi riseduti sul divano, ci siamo baciati e abbracciati lascivamente mentre riponevamo gli oggetti serviti per cena, davanti al frigo.
Una soave ubriacatura, direi, considerati i sintomi di sbandamento e azioni incerte.
Abbiamo impiegato quasi un'ora: solo baci, labbra tiepide sulla pelle del collo, pelle liscia di torso sui seni, schiena su torso.
mani nei capelli. Le orecchie hanno udito il sospiro silenzioso di molti baci su lobi e padiglioni.


AWoman, quanto ti desidero. Sei il mio desiderio, il desiderio di me maschio.
AMan, desidero solo sentirti.


Resistito nove giorni, si può resistere anche un'ora in più, AWoman. Adesso ti farò impazzire, solo un po. Sono troppo eccitato e dentro di te potrei resistere poco.


Così AMan ha indirizzato quel dispositivo erogeno che è la sua bocca sui miei seni.
Poi sul mio ventre.
Poi sul nerorosarosso della mia vulva. Ero calda e mi sentivo sciogliere.
Credo lo sentisse anche lui.
Gli ho preso il capo, con le mani, con leggera pressione, l'ho avvicinato al mio sesso. Non potete immaginare.
Ho iniziato a muovere il bacino, piano, per assecondare il frullio di labbra e lingua sulle mia piccole labbra e sul clitoride.
Ho visto i suoi occhi, illuminati, che godevano del mio piacere.


Si, AWoman, il tuo piacere per me è la gioia più grande. Mi piace il sapore acidulo della tua fica.
Mi piace quando la punta della mia lingua si insinua alla sommità delle piccole labbra. nel bagnato acidulo.
Sopra c'è il tuo piccolo glande del piacere, ma a me piace giacere li, con il temine della mia lingua in quell'angolo caldo, scuro, acidulo, in quella piccola tana accogliente. Solo l'ingresso della tana.


Una volta assaporato quell'asprigno che mi procurava voluttà, ho deciso che tu, AWoman, avresti dovuto pazientare.
Ecco che le mie dita, indice e medio, entrano in te e vanno a incontrare il signor G.
Prima però, apri le gambe. Mi allontano un pò per vedere, delizia dei miei occhi, delizia per la mia mente, l'osceno che è la tua vulva tumida, irrorata, tumefatta al tuo centro, al cospetto delle tue gambe.
Ora, quando sarò in te colle mie dita, toccati.
Toccati il clitoride. Mi piace molto.


Così, con due dita AMan sentì la fisiologia tra vagina e osso pubico, dalle parti del signor G.
Fino a sentire quel nervettino trasversale tendersi. E' la linea dell'orgasmo che traversalmente, corre lungo il bacino.


Bene. AWoman, 1 a 0 per me.


AWoman ha allontanato, dopo una manciata di secondi, la sua mano, estratto le mie dita.
Una breve pausa.


Il cazzo di AWoman, rimasto insoddisfatto, straordinariamente grosso e rigido, si protendeva verso AWoman.
Un lento strofinare su qualsiasi superficie di pelle, o di peli neri, o di fessure.
AWoman iniziò a guardare AMan negli occhi. Lei prona, le cosce ritratte sul suo busto, sulle quali si appoggiava il torso di AMan.
Gli afferò il cazzo, mentre lo guardava raggiante e lo avvicinò al suo ano. E spinse. Si allargò e spinse.


Abbiamo impiegato un tempo infinito a penetrarci. In effetti senza lubrificante... ci vuole lentezza. Una esasperante e sublime lentezza.
AMan ad un certo punto si è alzato, andato in cucina, preso due gocce di olio, una sul suo glande, una sull'ano di lei.
E il nostro avvicinarci continuò, fino ad un gemito di AWoman, ad un'improvvisa arrendevolezza.
AWoman sentì tutto il desiderio di AMan precipitarsi nel suo.
Il suo piacere ribollire ed essere rimestato dall'interno, da sotto.
AMan eresse il suo busto, per osservare il suo cazzo grosso, grossissimo, rosso ingordo di piacere e pressione sanguigna, entrare, uscire, essere abbracciato da un anello di carne e cadere, precipitare nella femminilità lussuriosa, sconcia, anale delle sua amata.


E' stato divino quell'abbraccio, AWoman. Eri la femmina che ogni uomo desidera. E io ti desidero, ti bramavo.
I tuoi occhi quasi socchiusi, stravolti dai sensi del culo, dei tuoi seni che baciavo, della tua mano sul tuo monte di venere, erano divini per me.


samanthawolov


Credo ci siamo posseduti, così, in silenzio, qualche risata di tanto in tanto, per quasi un'ora.
2 a 1 per te, AMan.

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